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BMC Medicine: stime del tasso di mortalità correlato al tabagismo

BMC Medicine: stime del tasso di mortalità correlato al tabagismo

LA STIMA DEI RISCHI DEL FUMO MODIFICATA IN NEGATIVO

Due fumatori su tre muoiono a causa delle sigarette! Modificata in peggio la stima dei rischi del fumo: aspettativa di vita «tagliata» di dieci anni.

Un nuovo studio condotto su oltre 200mila persone in Australia ha infatti dimostrato che due fumatori su tre muoiono per patologie correlate alla loro cattiva abitudine: i risultati, pubblicati su BMC Medicine , dimostrano una volta di più, che fumare fa male e che la battaglia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per eliminare il fumo dal pianeta entro il 2040 è sacrosanta.

Emily Banks del Sax Institute di Sidney ha seguito per oltre 4 anni circa 200mila australiani con più di 45 anni: il 34 per cento erano ex fumatori, il 7,7 per cento persone non ancora riuscite ad abbandonare il vizio della sigaretta. Pochi i fumatori «in attività», quindi, ma non c’è da stupirsene: l’Australia è uno dei Paesi dove la percentuale dei fumatori è più bassa, secondo alcuni anche grazie alla decisione di rendere i pacchetti di sigarette tutti uguali e poco attraenti per gli acquirenti.

La ricercatrice ha verificato come rispetto a chi non ha mai fumato la mortalità dei fumatori sia tripla, senza differenza fra uomini e donne: bastano 10 «bionde» al giorno per raddoppiare la probabilità di morte, con 25 si arriva addirittura a quintuplicare il pericolo. Non basta: le sigarette «tagliano» di dieci anni l’aspettativa di vita e chi fuma perciò muore in media dieci anni prima di chi non lo ha mai fatto.

Unica notizia positiva, chi smette pian piano recupera salute: la mortalità decresce all’aumentare del tempo passato senza fumare e chi ha abbandonato il fumo prima dei 45 anni ha un’aspettativa di vita sostanzialmente uguale a quella di chi non ha mai acceso una sigaretta.

Non è mai troppo tardi per smettere, come sottolinea Banks, ma il problema semmai è riuscirci: di recente il National Comprehensive Cancer Network statunitense ha diramato le nuove linee guida per smettere di fumare, per dare indicazioni aggiornate sugli approcci più validi per liberarsi della dipendenza.

«Tutti i medici sanno quanto sia essenziale far smettere di fumare i propri pazienti, ma pochi li supportano in modo davvero efficace. Abbandonare le sigarette è essenziale per tutti, ancora di più per chi già deve combattere una malattia di cui il fumo è quantomeno corresponsabile, come il cancro».

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://cervelliamo.blogspot.it/2015/03/la-stima-dei-rischi-del-fumo-modificata.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)