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BMJ Open: alcolismo dopo i 50 anni, un fenomeno in crescita

BMJ Open: alcolismo dopo i 50 anni, un fenomeno in crescita

Alcolismo dopo i 50 anni: un fenomeno in crescita

Secondo uno studio condotto dal professor José Iparraguirre, che si occupa di ricerche sull’età nel Regno Unito, le persone di mezza età, in buona salute, con un titolo di studio elevato, un maggior reddito e buoni rapporti sociali, sono quelle più a rischio di un consumo di alcol eccessivo. I loro coetanei di minor successo hanno un rischio minore.

L’indagine, condotta in Inghilterra e pubblicata sulla rivista BMJ Open, dimostra come la propensione al consumo di alcool delle persone over 50 sia un problema sanitario molto concreto, seppur nascosto.

I ricercatori, infatti, sostengono che sarebbe opportuno sviluppare una guida per il consumo di alcool per questa fascia di popolazione.


Il punto di partenza

Il team di ricercatori è partito da dati molto chiari: circa 16,6 milioni di adulti negli Stati Uniti hanno un disturbo dall’uso di alcol. Ogni anno, più di 88.000 americani muoiono per questi motivi, rendendo il consumo di alcol la terza principale causa evitabile di morte negli Stati Uniti.

Lo studio

Il consumo eccessivo di alcool è stato valutato come 22-50 unità settimanali per gli uomini e 15-35 unità per le donne. Un consumo superiore alle 50 unità settimanali per gli uomini e alle 35 unità settimanali per le donne è stato considerato comportamento ad alto rischio.

Mediante un sondaggio è stato chiesto ai volontari di rispondere non solo circa il loro consumo di alcool, ma anche su fattori che possono influenzare le loro abitudini di consumo:

    stato civile
    responsabilità che si trovano a gestire
    il livello di istruzione
    se sono o meno fumatori
    la dieta che seguono
    i livelli di attività fisica
    la solitudine o la depressione
    lo stato occupazionale e l’impegno sociale

I risultati

Lo studio ha scoperto che il rischio di abuso maggiore è intorno ai 60 anni per gli uomini, mentre nelle donne diminuisce con l’età. Un reddito elevato è associato a un rischio crescente per il sesso femminile, mentre il fumo, grado di istruzione alto e buona salute generale comportano un aumento del rischio per entrambi i sessi.

Coloro che seguono una dieta sana sono tendenzialmente meno inclini al consumo di bevande alcoliche.

Il professore Iparraguirre ha quindi concluso, sulla base dei risultati ottenuti, che il consumo nocivo di alcool dopo i 50 anni sia tipicamente un “fenomeno della classe media” e che le persone ricche e di successo siano quelle più predisposte al rischio di abuso da alcool.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.pazienti.it/blog/alcolismo-dopo-i-50-anni-06082015


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)