Bologna, alcol e droghe: allarme trentenni
Bologna, alcol e droghe: allarme trentenni
Non solo ragazzini e non solo punkabbestia, sotto la lente dell'Osservatorio dell'Ausl ci sono i trentenni bolognesi
Il 95% dei trentenni bolognesi beve abitualmente alcolici. Il 60% fa uso di cannabis e il 20% di cocaina. A presentare i dati
è stato Raimondo Maria Pavarin, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico metropolitano dell'Ausl.
Negli ultimi mesi, Pavarin ha infatti intervistato 450 bolognesi, età media appunto 31 anni, gran parte dei quali lavorano.
«L'indagine - spiega - mette evidenza come il profilo dei consumatori abituali di alcol e droghe sia ormai cambiato. Non si
tratta di giovani dei centri sociali nè tantomeno di punkabbestia con cane a guinzaglio». Inoltre, prosegue Pavarin,
«dimostra come non siano solo gli adolescenti ad avere una scarsa conoscenza degli effetti dannosi dell'uso di alcool e
droghe».
In effetti, analizzando i dati forniti dallo studio, si scopre che il primo contatto con le droghe avviene in età
relativamente avanzata: 17 anni per la cannabis e 20 per la cocaina. Quanto all'alcol, il primo bicchiere arriva invece un
po' prima, a 16 anni. Interessante notare poi una certa sincerità nelle risposte degli intervistati. La metà dei giovani in
questione confessa infatti di bere prima di guidare, un quarto quelli che ammettono invece di mettersi al volante sotto
l'effetto di droghe. Ridurre i «consumi»? Un pensiero che sfiora un terzo degli intervistati, solo un quinto dei quali pensa
però seriamente di smettere. Quanto agli effetti devastanti sul fisico e sulla persona, anche qui pare esserci una certa
sincerità di fondo. Un terzo dei giovani intervistati ammette di soffrire di attacchi d'ansia, un quinto di essere depresso e
di incontrare difficoltà nell' addormentarsi.