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Bolzano: adolescenti in coma, l'alcol poteva ucciderli

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Adolescenti in coma: l’alcol poteva ucciderli


 Se gli amici non avessero dato l’allarme, i due minorenni finiti in ospedale in coma etilico, avrebbero rischiato grosso, forse anche la vita. Lo confermano i medici del San Maurizio, dove i due adolescenti hanno trascorso la notte tra lavande gastriche e flebo. Stanno meglio anche gli altri tre ragazzi, che erano con loro.

 Ieri pomeriggio sono stati dimessi i due ragazzini, trovati sabato sera svenuti nei boschi sotto Castel Flavon. I medici hanno sottoposto i due minori a lavande gastriche, per liberare l’organismo dall’alcol. Entrambi, infatti, erano stati ricoverati per coma etilico. Anche i tre amici - che erano in stato confusionale - si stanno riprendendo.

  Ma i medici confermano: «Se non avessero dato l’allarme, i due minori con ogni probabilità rischiavano grosso a causa delle basse temperature. Avevano bevuto troppo. Se rimanevano nel bosco incoscienti, rischiavano come minimo l’assideramento».

  Come detto, i ragazzi sono stati sottoposti ad una lavanda gastrica per liberali dai residui dell’alcol. Sulla vicenda indagano le forze dell’ordine, che vogliono capire dove i cinque minorenni - tutti tra i tredici ed i quindici anni - abbiano acquistato i superalcolici, usati per “sballarsi”. Non solo: sono stati trovati dei resti di spinelli. Ma la madre di uno dei due ragazzini ricoverato in ospedale esclude categoricamente che abbiano fatto uso di droghe:

 «Questo è stato accertato con apposite prove dell’urina e del sangue che sono state fatte nell’ospedale San Maurizio di Bolzano con esito negativo, tranne un tasso alcolico elevato». Quindi è probabile, che gli spinelli trovati dalle forze dell’ordine, siano stati lAsciati da altri giovani che utilizzano lo stesso luogo di ritrovo.

  Secondo una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, i ragazzini si sarebbero recati nei boschi vicino casa, per festeggiare il compleanno di uno di loro. Una festa che si è conclusa in ospedale, a causa di un eccesso di alcol. Il sostituto procuratore di turno, Luisa Mosna, ha aperto un fascicolo sulla vicenda.

  Elio Dellantonio, primario del Sert, spiega che basta l’alcol per mettere a rischio la propria vita: «Non conosco il caso specifico - spiega -, ma è quasi secondario sapere se hanno fatto uso di hashish o meno. Mi spiego meglio: i due minori sono finiti in ospedale per coma etilico. In parole povere: hanno bevuto troppo. Provvidenziale l’intervento degli amici che hanno capito la gravità della situazione. Bisogna dire che hanno avuto il coraggio di prendersi le proprie responsabilità, altrimenti gli altri due avrebbero rischiato danni gravi al cervello, se non persino la morte».

  A dare l’allarme sono stati alcuni abitanti della zona, che hanno sentito la richiesta d’aiuto. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri e gli uomini del soccorso alpino con i cani dell’unità cinofila, due dei cinque ragazzi stavano percorrendo il sentiero nel bosco in stato confusionale. Poi è stato trovato il terzo, ed infine i soccorritori hanno recuperato i due minorenni che avevano perso i sensi

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)