Bolzano: il sindaco vieta gli happy hour
Bolzano: il sindaco vieta gli happy hour su tutto il territorio comunale
BOLZANO. Stop agli happy hour su tutto il territorio comunale e vetro (bottiglie e bicchieri) bandito dalle strade del centro storico dalle 22 alle 6 del mattino per tutta la settimana. Il duro giro di vite è firmato dal sindaco Luigi Spagnolli alla vigilia dell'apertura dei seggi. I divieti sono contenuti in due ordinanze presentate mercoledì mattina alle associazioni di categoria, Unione, Confesercenti e Hgv: il testo definitivo è stato varato ieri pomeriggio ed è operativo già da questo fine settimana. E' la risposta di piazza Municipio alle proteste che da tempo accompagnano le serate dei fine settimana, soprattutto nell'area di piazza Erbe, la cui pavimentazione si trasforma nella notte in un tappeto di pericolosi cocci di vetro. Ma il provvedimento punta anche a regolamentare le vendite scontate di alcolici, che spesso sono rivolte ai giovanissimi in giorni strategici, come le feste di carnevale o l'ultimo giorno di scuola (vedi Bar Haidi). La legge già vieta la pubblicizzazione di eventi del genere, ma è un ostacolo facilmente superabile, grazie soprattutto al tam-tam sui social network come Facebook. D'ora in avanti per poter proporre eventi promozionali, servirà l'autorizzazione preventiva del Comune. In linea di principio, tutte le associazioni di categoria hanno accolto positivamente la proposta del sindaco (la Forst, ad esempio, da tempo serve la birra in plastica a chi vuole stare all'esterno). All'atto pratico, sono state suggerite alcune modifiche al testo originario e soprattutto è stata chiesta una procedura snella e a costo zero per le richieste di deroghe al divieto di sconti promozionali sugli alcolici. Il divieto di utilizzare bottiglie e bicchieri di vetro in centro storico - salvo negli appositi spazi esterni dei locali - mira soprattutto a prevenire l'arrivo di gruppi di giovanissimi che, armati di borse piene di alcolici, stazionano nei pressi dei locali, lasciandosi alle spalle una striscia di sporcizia e di polemiche. In teoria, quindi, il provvedimento dovrebbe tutelare gli esercenti: «Il problema del vetro esiste, non lo si può negare - commenta Verena Trenner, contitolare con Marco Brecelj del Nadamas - certo che noi dovremo organizzarci, anche perché non abbiamo tavolini esterni. C'è poi un problema di qualità: vino e cocktail nei bicchieri di plastica non sono il massimo». L'happy hour? «Non l'abbiamo mai fatto, ma è vero che è una pessima attrazione per i giovanissimi». «Devono dare il tempo agli esercenti di organizzarsi - ha commentato Dado Duzzi, dell'Unione commercio - e soprattutto devono garantire procedure snelle e non onerose per gli eventi promozionali». «Dispiace arrivare a soluzioni così drastiche - afferma Antonio Gulli, vice presidente di categoria per Confesercenti - ma credo che le ordinanze siano la risposta corretta ad un problema reale. A breve faremo un incontro con le forze dell'ordine per definire bene i termini delle ordinanze». - Gianfranco Piccoli