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Bolzano: situazione sul consumo di alcolici, ne parla la dr.ssa Panzani del Serd

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«Rischi molto elevati per mente e fisico»

A fotografare il fenomeno dell'alcolismo giovanile pensa la psicologa Patrizia Panzani del Serd (Servizio dipendenze).
Dottoressa Panzani, come bevono i giovani?
«Il consumo di alcol si concentra nella serata del sabato, lontano dal controllo della famiglia: birra, aperitivi alcolici e superalcolici,

che determina il fenomeno del «binge drinking», bere per ubriacarsi. L'alcol viene percepito come una chiave di accesso a sensazioni di

benessere, piacere, disinibizione».
Quanti giovani arrivano ogni settimana al pronto soccorso per ubriachezza?
«Essendo psicologa non mi occupo principalmente dell'aspetto sanitario del problema. Tuttavia i dati che ho a disposizione parlano di almeno

quattro a settimana fra gli under 25».
Perché i giovani bevono?
«Il primo contatto con l'alcol viene favorito dall'influsso esercitato dai fattori socio-culturali in cui vivono. Sono particolarmente

significativi i contesti della famiglia, del gruppo dei pari e l'ambito socio-culturale più vasto. Un consumo più continuativo di bevande

alcoliche può avvenire poi per gli adolescenti, come per gli adulti, sotto la spinta di difficoltà emotive in una sorta di automedicazione

che porti sollievo a un disagio psichico».
Quali rischi corrono i giovani?
«Oltre al rischio di entrare in coma e ai danni derivanti da una sostanza tossica che non viene metabolizzata dall'organismo ancora in

crescita, non dimentichiamo che esistono dei chiari legami con gli incidenti stradali, la violenza, i comportamenti sessuali a rischio, le

invalidità permanenti e i decessi».

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)