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Brasile: analisi del consumo di crack e cocaina

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Il Brasile è il maggior consumatore di crack e il secondo di cocaina

È quanto afferma in un suo studio l’Università Federale di San Paolo, seconda la quale il Brasile rappresenta il 20% del mercato globale della cocaina, con 6 milioni su 200 milioni di abitanti che ammettono di avere fatto uso almeno una volta nella vita di cocaina, crack e altri derivati.

Lo studio, pubblicato questa settimana, mostra che il Brasile è il più grande consumatore mondiale di crack, “fumato almeno una volta negli ultimi 12 mesi da oltre un milione di brasiliani”. “Crack” è il nome in gergo dato ai cristalli di cocaina ottenuti processando la cocaina in polvere per trasformarla in una sostanza fumabile.

Lo scorso anno circa 2.6 milioni di adulti e 244.000 minori hanno fatto uso di cocaina in una delle sue forme. La maggior parte di essi dice di averla sniffata.
D’accordo con lo studio, nel 2011 negli Stati Uniti 4.1 milioni di persone hanno fatto uso di cocaina.

“Numerosi cocainomani brasiliani sostengono di aver fatto uso di cocaina per la prima volta da giovanissimi. Il 46% dei cocainomani vive nelle città più popolose del sud-est, e in particolare a San Paolo e Rio de Janeiro”.

Secondo il Drug World Report 2012, pubblicato dallo United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), nel mondo tra i 13 e i 19 milioni di persone fanno uso di cocaina. Nel 2010 in Nord America si è registrata la più alta percentuale di consumatori (1.6%); seguono Europa occidentale e centrale (1.3%) e Oceania (tra l’1.5% e l’1.9%). La produzione mondiale di cocaina è diminuita in seguito al crollo delle coltivazioni di foglie di coca in Colombia, mentre i suoi due principali mercati rimangono Stati Uniti ed Europa. Il consumo di cocaina è aumentato in alcuni paesi del Sud America.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)