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Brescia: i Ser.T. denunciano l'aumento della loro utenza

Brescia: i Ser.T. denunciano l'aumento della loro utenza

Cresce la diffusione del consumo di cocaina e dell'abuso di alcol, e si incrementa in modo costante l'utenza dei servizi che

curano la tossicodipendenza. E' la fotografia che emerge dalla relazione dell'Asl di Brescia sull'andamento dell'abuso di

sostanze dal 2001 al 2008-09.
Gli utenti dei Sert, i servizi ambulatoriali specialistici Asl, sono progressivamente aumentati passando dai 2245 del 2001 ai

2910 dello scorso anno, con un'età media in rialzo, che si attesta fra i 35 e i 44 anni, e una netta prevalenza dei pazienti

maschi (86 per cento).
Fra le sostanze l'eroina rimane in assoluto la più diffusa, anche se negli ultimi anni si assiste a una lenta ma costante

diminuzione d'uso, sceso dal 78 per cento dell'utenza nel 2001 al 57 per cento del 2008, un decremento più accentuato

rispetto alla media nazionale ferma al 71 per cento.
Un elemento caratterizzante il territorio bresciano è la diffusione della cocaina, con percentuali molto superiori alla media

nazionale: il suo consumo è raddoppiato nell'arco di otto anni, e oggi si attesta sul 36 per cento, dato che pur essendo in

via di stabilizzazione è comunque quasi il doppio della media italiana del 20 per cento. Costante, seppure con qualche

oscillazione è il trend di consumo dei cannabinoidi, oggi fissato al 6 per cento.
«Il problema della cocaina a Brescia è rilevante nel panorama nazionale, tenendo conto che resta ancora significativo il

consumo "sommerso", e che la cocaina è la sostanza secondaria maggiormente consumata dall'utenza dei Sert», sottolinea il

direttore generale di Asl Brescia, Carmelo Scarcella, affiancato dal direttore sociale, Anna Calvi.
«UN ALTRO DATO significativo è il fenomeno del poliabuso - aggiunge il direttore del Dipartimento Dipendenze, Elisabetta

Secchi -. Il 61 per cento dell'utenza risulta avere più sostanze attive e il 37 per cento usa cocaina ed eroina».
Aumentano anche gli stranieri con problemi di tossicodipendenza, saliti dal 5,9 al 6,3 per cento, di nazionalità

prevalentemente africana e indiana e con un consumo primario di eroina. Capitolo importante è anche quello rappresentato

dall'abuso di alcol, con utenti raddoppiati in otto anni, dai 416 presi in carico nel 2001 ai 744 del 2008, anche grazie

all'implementazione del servizio di Alcologia. Anche l'età - pur essendo la media dai 45 ai 55 anni - sta lentamente

abbassandosi, con un quasi raddoppio degli under 30 presi in carico.
«Fra le tendenze di fondo che osserviamo c'è una crescente abitudine al consumo di sostanze da parte di giovani e di donne,

anche se l'uomo rimane il principale consumatore - commenta Scarcella -. Questo è dovuto al fatto che gli stili di vita delle

donne si stanno progressivamente avvicinando a quelli dell'uomo, con l'acquisizione, quindi, di abitudini come il fumo e

l'alcol». I servizi specialistici Asl si stanno concentrando anche sulle nuove fattispecie di dipendenza, che non è più solo

quella da sostanze: sono attivi gruppi di lavoro per il gambling, cioè la dipendenza da gioco d'azzardo, e la sex addiction,

ovvero la dipendenza dal sesso, mentre in proiezione futura si sta ragionando sulle dipendenze tecnologiche.