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Breve storia dell'alcolismo

Breve storia dell'alcolismo

BREVE STORIA DELL'ALCOLISMO

L’uomo conosce, fermenta e consuma alcol da migliaia di anni, la produzione di alcolici è basata sul trattamento di vari prodotti naturali che, opportunamente trattati, restituiscono bevande a contenuto alcolico. Culture diverse hanno utilizzato prodotti diversi e quindi si va dalla fermentazione del grano, dell’uva, del miele, del riso e altro, ma in tutti i casi il risultato era ed è simile, ovvero la realizzazione di una bevanda inebriante e con effetti psicotropi.


Più precisamente, in ambito storico, le prime civiltà che ci hanno tramandato le loro esperienze nel campo della distillazione sono gli antichi egizi, i cinesi e i primi stati dell’India. Le date sono imprecise ma alcune stime parlano addirittura di prove di drink alcolici datati 9000 anni or sono.


Nel nostro vicinato geografico le culture che hanno conosciuto e apprezzato l’alcol sono stati i suddetti egizi insieme con i babilonesi (che avevano una dea consacrata al vino già nel 2700 a.C.) e più recentemente greci e romani che fecero del vino (e a volte del suo abuso) una parte fondamentale della loro dieta.


Già infatti la letteratura greca, ma anche quella latina, sono piene piena di riferimenti al vino e ai rischi che un suo consumo eccessivo può causare.


In pratica le civiltà classiche a noi vicine erano pienamente consapevoli del rischio dell’alcolismo, anche se non lo chiamavano ovviamente con questo termine e non potevano avere la nostra conoscenza in ambito delle dipendenze da sostanze, e in special modo
per quella da alcol.


Ma non dobbiamo neanche credere che l’amore per il vino e l’alcol sia un affare solo del “vecchio mondo” e dell’Asia e che gli amerindi fossero immuni a questa dipendenza. Nelle Ande anche prima dell’arrivo del vino e dell’alcol spagnoli, gli indigeni fermentavano una bevanda alcolica dal mais, uva o mele chiamata “chicha”.


Intanto il consumo di alcol nella vecchia Europa continuava, anche perché la medicina del XVI secolo ne incoraggiava l’uso per scopi terapeutici. L’arrivo di altre bevande, in particolare il gin, facile da produrre e a buon mercato, si diffuse facilmente causando agli inizi del XVIII secolo un grave aumento del problema dell’alcolismo soprattutto nei paesi anglosassoni.


Come reazione ad un problema che era sia individuale ma che mostrava tutta la sua gravità anche sociale (l’alcolista era causa di violenze, improduttività, malattie correlate etc) inizio’ nel 1800 una serie di campagne di sensibilizzazione sui pericoli, e successivamente sul trattamento della dipendenza da alcol, con studi anche medici.


Il culmine si ebbe in AMERICA durante gli anni ’20 in cui la produzione, la vendita e il consumo di bevande alcoliche venne proibita per legge anche se per un periodo limitato (1920 – 1933).


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.alcoldipendenza.com/storia-alcolismo/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)