British Journal of Cancer: attenzione ai fattori di rischio
cufrad news alcologia alcol fattori di rischio dipendenza prevenzione
Cattive abitudini causano metà dei casi di tumore
Secondo un nuovo studio inglese, Quasi la metà dei tumori diagnosticati nel Regno Unito ogni anno - più di 130.000 in totale - sono causati
da scelte di vita evitabili tra cui il fumo, l'alcol e l'alimentazione scorretta.
Il tabacco è il più grande colpevole, causando il 23% dei casi di cancro negli uomini e 15,6% nelle donne, dice il Cancer Research Uk Che ha
realizzato lo studio.
Segue la mancanza di frutta fresca e di verdura nella dieta degli uomini, mentre per le donne un fattore di rischio è in sovrappeso. Il
rapporto è pubblicato sul British Journal of Cancer.
I suoi autori sostengono che si tratta dell'analisi più completa mai pubblicata sul tema. L'autore, il prof. Max Parkin, ha detto: "Molte
persone credono che il cancro sia scritto ‘nei geni' e che si tratta di sfortuna il dontrarre questa malattia. Ma osservando i dati raccolti
in questo studio è venuto fuori qualcos'altro, e cioè che circa il 40% di tutti i tumori sono causati da abitudini che per lo più
sipotrebbero modificare."
Per gli uomini, il miglior consiglio è di smettere di fumare, di mangiare più frutta e verdura e ridurre la quantità di alcol. Per le donne
il miglior consiglio è anche qui smettere di fumare, ma anche stare attente al proprio peso. Il Prof. Parkin ha detto: "Non ci aspettavamo di
scoprire che mangiare frutta e verdura si fosse rivelato un fattore così importante nella protezione contro il cancro negli uomini, e tra le
donne non ci aspettavamo che il sovrappeso fosse un fattore di rischio come l'alcol."
In totale, lo stile di vita e i fattori ambientali, come ad esempio dove si vive e il lavoro che si svolge, si combinano per causare 134.000
casi di tumore nel Regno Unito ogni anno.
Naturalmente, i consigli sono pienamente applicabili e validi qui in Italia, che registra l'abbandono della dieta mediterranea e dove il
consumo di alcol e il fumo sono ancora diffusi.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)