338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

British Journal Of Pharmacology: interazione tra caffeina e psicostimolanti

cufrad news alcologia alcol alcolismo British Journal Of Pharmacology: interazione tra caffeina e psicostimolanti

Psicostimolanti: la caffeina ne aumenta la tossicità

Il consumo contemporaneo di caffeina e di droghe psicostimolanti può provocare reazioni gravi e acute, oltre a conseguenze di lungo termine. Il meccanismo attraverso il quale la caffeina aumenta la tossicità di queste sostanze include cambiamenti nella regolazione della temperatura corporea, cardiotossicità e abbassamento della soglia convulsiva. La caffeina influenza, inoltre, gli effetti di stimolazione, di discriminazione e di rinforzo degli psicostimolanti.
Una revisione realizzata in Irlanda ha preso in considerazione l'attuale conoscenza delle interazioni tra caffeina e droghe psicostimolanti, con particolare enfasi sulle interazioni avverse tra caffeina e 3,4-metilendiossimetamfetamine (MDMA, meglio nota come ecstasy), che sono quelle più recentemente descritte e caratterizzate. Dall'analisi delle evidenze scientifiche disponibili, è emerso che la somministrazione contemporanea di caffeina aumenta in modo consistente la tossicità dell'MDMA nei ratti, che si manifesta con un innalzamento della temperatura corporea, tachicardia e un aumento della mortalità. Inoltre, viene registrata un'accresciuta neurossicità serotonergica di lungo termine, indotta sempre dall'MDMA. L'osservazione dei dati supporta l'ipotesi di un modello interattivo di tossicità indotta dalle droghe che comprende l'aumento del rilascio di dopamina causato dall'MDMA che si accompagna con l'antagonismo mediato dalla caffeina dei recettori adenosina, in concomitanza con l'inibizione della fosfodiesterase.
Comprendere i meccanismi che sottendono queste interazioni, concludono gli autori della revisione, potrà essere d'aiuto nell'elaborare eindirizzare corrette strategie di gestione degli episodi acuti causati da questa doppia assunzione.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)