338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

British Journal Of Pharmacology: mefedrone, consumo pericoloso come quello di amfetamine e cocaina

cufrad news alcologia alcol alcolismo British Journal Of Pharmacology: mefedrone, consumo pericoloso come quello di amfetamine e cocaina

"Sali da bagno": consumo pericoloso come quello di amfetamine e cocaina

"Sali da bagno" è il nome che in gergo viene dato a una serie di droghe che contiene generalmente catinoni sintetici, tra i quali ci sono anche il mefedrone e il metilenedioxypyrovalerone (MDPV). In studi animali, è stato osservato che il catinone, e altre sostanze ad esso simili, rilasciano dopamina (DA), in modo simile alle amfetamine e alle metamfetamine che, negli umani, agiscono sul trasportatore di dopamina (hDAT). Il mefedrone e l'MDPV sono risultati produrre effetti opposti rispetto al trasportatore di dopamina,  comparabili alla metamfetamina e alla cocaina, rispettivamente. Sulla base di queste considerazioni, un team di ricercatori della Virginia Commonwealth University ha analizzato gli effetti dei catinoni, registrando le correnti elettriche mediate dal trasportatore di dopamina negli ovociti di rane xenopus laevis esposte a dopamina, metamfetamina, mefedrone, MDPV o cocaina.Dall'analisi dei risultati risulta che il mefedrone è potente quasi quanto le metamfetamine, mentre l'MDPV è più potente della cocaina ed ha effetti di maggior durata. Gli autori considerano quindi che i sali da bagno contenenti mefedrone, MDPV o altre sostanze simili inizialmente rilasciano dopamina, prevenendo successivamente la sua ricaptazione attraverso l’inibizione del trasportatore per la dopamina. Questa azione combinata potrebbe sottendere alcuni effetti che vengono riportati come conseguenza dell'uso di questi "sali da bagno" e potrebbe essere particolarmente pericolosa per i consumatori, per i quali l'azione combinata di rilascio e blocco della dopamina è più potente della somma degli effetti delle singole sostanze.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)