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British Journal of Pharmacology: neuroimaging e meccanismi della dipendenza

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La fenomenologia della dipendenza dalle droghe rimane ancora poco compresa dal punto di vista neurale, nonostante la vastità

della ricerca. Sebbene il modello dopaminergico continui ad essere il più largamente usato, negli anni sono stati postulati

anche altri meccanismi integrativi per spiegare i comportamenti di ricerca compulsiva di droga, una caratteristica che

definisce la dipendenza. Tra le tecniche di analisi delle strutture cerebrali più utilizzate, ci sono l'imaging molecolare

con la tomografia a emissione di positroni (PET) e altre tecnologie affini che offrono importanti applicazioni nella scoperta

dei biomarcatori e dei meccanismi che sottendono le patologie umane.
Una revisione, firmata da un team di ricercatori dell'Università di Cambridge e della Ludwig-Maximilian's University di

Monaco di Baviera e pubblicata sul British Journal of Pharmacology, analizza l'utilità della PET per lo studio e la

comprensione dei meccanismi neuro farmacologici che sottendono la dipendenza da droghe, considera le conseguenze dell'

esposizione cronica alle droghe sul metabolismo nelle diverse aree del cervello, le attività dei diversi neurotrasmettitori

coinvolti e identifica quelle aree per le quali è necessaria ulteriore ricerca. Lo studio prende inoltre in considerazione

gli effetti causali di comportamenti come l'impulsività e la ricerca della novità nella condizione di necessità impellente di

assumere dorga.
La revisione riporta anche i risultati di test effettuati su ratti naturalmente molto impulsivi, detti Zippy, e predisposti

all'aumento dell'auto-somministrazione di cocaina per via endovenosa. Attraverso l'impiego della microPET (una tomografia a

emissione di positroni effettuata su animali di piccola taglia), è emerso che questi ratti hanno una predisposizione a

sviluppare tendenze compulsive che perdurano nonostante gli effetti collaterali che esse possono causare, suggerendo la

presenza di un endofenotipo neurale che potrebbe predisporre alla dipendenza alle sostanze stupefacenti.