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British Journal of Pharmacology: studio italiano sull'azione dei cannabinoiodi

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Cannabis: un team italiano studia l'azione dei cannabinoidi

La pianta della Cannabis sativa contiene numerosi composti conosciuti come cannabinoidi che, insieme ai loro recettori,

costituiscono il sistema endocannabinoide (ECS). Tra questi composti, il cannabidiolo (CBD), il cannabinolo (CBN), il Δ9-

tetraidrocannabivarina (THCV) e il (-)-trans-Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) sono tra quelli più studiati e meglio

caratterizzati. Il THC, è il principale responsabile delle proprietà psicoattive della marijuana e buona parte dei suoi

effetti sono attribuiti all'attivazione dei recettori dei cannabinoidi.
Un team di ricercatori italiani, degli Istituti di cibernetica e di chimica biomolecolare del CNR di Pozzuoli (Napoli), ha

analizzato undici cannabinoidi puri e alcuni estratti (BDS) per verificare la loro azione anche su altri recettori, in

particolare quelli ionici a potenziale transitorio TRP, che sarebbero coinvolti in processi di stimolazione termica, dolore e

infiammazione. Dai risultati dello studio è emerso che: i cannabinoidi possono attivare i recettori TRP, nello specifico

TRPA1, TRPV1 e il TRPV2 e antagonizzare funzionalmente i recettori TRPM8 in maniera dipendente dalla loro struttura chimica.

Gli effetti dei BDS sui canali TRP riflettono in molti casi quelli dei corrispondenti cannabinoidi puri. Gli autori dello

studio osservano quindi che tali risultati estendono il concetto che alcuni canali TRP possono fungere da recettori

ionotropici i quali, a loro volta, possono contribuire all'ipersensibilità infiammatoria o alla vasodilatazione.
In conclusione, i dati della ricerca hanno rilevanza per quanto riguarda l'attività biologica di cannabinoidi diversi dal THC

e della loro interazione non solo con i recettori cannabinoidi ma anche con proteine dell'ECS così come con i canali TRP e

della possibilità di utilizzarli come strumenti utili per lo studio di queste proteine con un potenziale terapeutico e per le

quali, in letteratura, sono stati riportati pochi ligandi selettivi.