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Roma - La riduzione della spesa sociale e' associata a un aumento della mortalita': tagli per 80 euro ai bilanci del welfare,

escludendo quelli alla sanita', corrispondono a un incremento di decessi correlati all'abuso di alcol del 2,8% e delle

malattie cardiache dell'1,2%. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal da un gruppo di ricerca

britannico dell'Universita' di Oxford che ha analizzato i dati di 15 Paesi europei, Italia inclusa, dal 1980 al 2005.
Lo studio mostra che, senza tener conto dei tagli alla spesa sanitaria, la sola stretta sui bilanci del welfare - asili nido,

assistenza alla maternita', pensioni, sostegno ai disabili e sussidi di disoccupazione - influenza in maniera diretta la

mortalita' per tutte le patologie con incrementi dello 0,99%, ma in modo maggiore per quelle piu' "sensibili" alla spesa

sociale, date dall'abuso di alcol e da malattie cardiache, fino all'incremento del 4,34% per la tubercolosi.
Per David Buckler, il sociologo della Oxford University che ha guidato lo studio, i dati significano che per la salute della

popolazione salvaguardare la spesa sociale potrebbe essere piu' importante della salvaguardia dei soli costi della sanita' e

che "alla fine i conti dei tagli saranno pagati dalla gente comune".
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