Brookhaven National Laboratory: cocaina e materia grigia, nuovo studio USA
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Cocaina e materia grigia, nuovo studio USA
Un team di neuroscienziati americani del Department of Energy Brookhaven National Laboratory ha dimostrato il legame tra compromissione delle strutture cerebrali e compromissione delle funzioni esecutive in persone con dipendenza da cocaina. Lo studio documenta per la prima volta
l'importanza dell'integrità strutturale della materia grigia per i processi di ricompensa, in regioni della corteccia prefrontale coinvolte
in funzioni esecutive complesse come l'autocontrollo e i processi decisionali. Per analizzare la relazione tra struttura-funzione, i
ricercatori hanno sottoposto a risonanza magnetica funzionale 22 consumatori di cocaina e 17 soggetti di controllo.
Ai volontari sono stati inoltre applicati degli elettrodi sul cuoio capelluto per quantificare il P300, un segnale elettrico in grado di
indicizzare l'attività cerebrale correlata ai processi di ricompensa durante lo svolgimento di un compito con premi in denaro. In studi
precedenti, lo stesso gruppo di ricerca aveva dimostrato come nei soggetti sani l'intensità del segnale P300 aumentasse all'aumentare della
ricompensa offerta, risposta che non si osservava nei cocainomani.
In questo studio, i ricercatori hanno cercato una correlazione tra le variazioni del segnale P300 e il volume di materia grigia nelle diverse
regioni cerebrali. Nei soggetti di controllo, l'entità delle variazioni nel segnale P300 risultava fortemente correlata al volume della
materia grigia in tre regioni della corteccia prefrontale. I pazienti con dipendenza da cocaina, invece, in corrispondenza delle medesime
aree prefrontali mostravano un volume ridotto della materia grigia e nessuna variazione del P300 associata alla ricompensa. Le implicazioni
dello studio sono importanti per la comprensione della potenziale perdita di capacità di controllo e decisionale in persone
tossicodipendenti.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)