Brookhaven National Laboratory: nuove tecniche per vedere gli effetti delle droghe sul cervello
Brookhaven National Laboratory: nuove tecniche per vedere gli effetti delle droghe sul cervello
Un gruppo di ricercatori del Brookhaven National Laboratory ha sviluppato e affinato un protocollo che, attraverso tecniche di visualizzazione per immagini, permette di visualizzare l'attività del circuito della gratificazione in soggetti sani e con dipendenza da droghe.
Il protocollo, frutto di un programma di ricerca portato avanti negli ultimi 35 anni, ha permesso una migliore comprensione dei motivi per cui le persone assumono droghe così come la valutazione delle strategie più efficaci nel trattamento della dipendenza.
La tossicodipendenza è un processo complesso che coinvolge numerosi fattori biologici e ambientali, ma un aspetto centrale è rappresentato dall'influenza delle droghe sull'attività della dopamina, il "messaggero chimico" che regola il piacere e la ricompensa nel cervello. Joanna Flower, ricercatrice capofila del protocollo, e il suo team hanno utilizzato la PET (tomografia ad emissione di positroni) e particolari traccianti radioattivi che si legano ai recettori della dopamina, per ricostruire in tempo reale immagini in 3D dell'attività del sistema dopaminergico.
Tale procedura è stata testata su numerosi volontari tossicodipendenti e pazienti sani, è ha permesso di riscontrare una carenza del 15-20% di recettori della dopamina nei soggetti con dipendenza da droghe rispetto al gruppo di controllo. Ciò significa che queste persone non ricevono o ricevono in modo molto smorzato il segnale di piacere scaturente dall'utilizzo di droghe o, addirittura non sono più in grado di percepire i rinforzi naturali derivanti dal cibo.
Questi risultati confermano il fatto che i consumatori di droga provano un piacere ridotto che conduce alla continua ricerca della sostanza.