Bruxismo: alcolici e tabacco tra i fattori di rischio
Stili di vita frenetici e alcuni comportamenti a rischio fra le cause del disturbo
Il bruxismo è un disturbo che provoca il serramento e il digrignamento dei denti o della mandibola. Interessa quasi un italiano su tre e la sua diffusione è in aumento. A dirlo è l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (Aiop) secondo cui “la malattia colpisce tutte le età, compresi i bambini, con un trend che negli ultimi anni, complice il cambiamento negli stili di vita, ha visto aumentare la sua incidenza nella popolazione mondiale”.
“Tra i principali segnali spia che possono far sospettare il bruxismo – spiega Fabio Carboncini, presidente dell’Aiop – oltre a una dentatura danneggiata o consumata, vi sono il rumore notturno, presente nel 25% dei casi, la sensazione di tensione mandibolare al risveglio o di dolore localizzato alle arcate dentali e la ricorrenza di cefalee muscolo-tensive. In passato – continua Carboncini – grande importanza è stata attribuita alla malocclusione dentale, come causa di bruxismo, oggi, invece, autorevoli ricerche scientifiche ne hanno ridimensionato la portata, spostando l’attenzione verso fattori psicologici e vari aspetti neurologici legati alla struttura del sonno”.
Segnali in aumento nella popolazione mondiale che fanno riflettere sulle cause scatenanti del disturbo.
Secondo l’Aiop infatti a favorirne la diffusione sarebbero “anche i ritmi di vita sempre più frenetici e alcuni comportamenti a rischio, quali il fumo o il consumo di alcolici. Fra i giovani, inoltre, il bruxismo può manifestarsi come effetto secondario di alcune droghe sintetiche, quali l’ecstasy”.
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.policliniconews.it/ricerca-e-cura/bruxismo-ne-soffre-un-italiano-tre/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)