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Buprenorfina + naloxone nel trattamento della dipendenza da oppiacei durante la gravidanza: uno studio retrospettivo

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Buprenorfina + naloxone nel trattamento della dipendenza da oppiacei durante la gravidanza: uno studio retrospettivo

Fonte: The American Journal on Addictions


Titolo originale e autori: Debelak K, Morrone WR, O'Grady KE, Jones HE. Buprenorphine + naloxone in the treatment of opioid dependence during pregnancy-initial patient care and outcome data. Am J Addict. 2013 May-Jun;22(3):252-4.-


Il trattamento della dipendenza da oppiacei con buprenorfina e naloxone durante la gravidanza, sembra non produrre evidenti effetti avversi nelle madri né nei neonati. Questo è ciò che è emerso da uno studio retrospettivo di Debelak e colleghi del Recovery Pathways di Bay City (Stati Uniti), pubblicato sulla rivista The American Journal on Addictions.
Precedenti ricerche indicano che la sola buprenorfina nel trattamento della dipendenza da oppiacei durante la gravidanza, produce sulla madre esiti simili al metadone e una sindrome di astinenza neonatale meno grave. Per ridurre il potenziale di abuso della buprenorfina, viene ad oggi preferita la combinazione con il naloxone che però desta preoccupazioni in termini di esposizione prenatale. Nel presente studio, gli autori hanno documentato per la prima volta gli esiti materni e neonatali seguenti alla terapia con buprenorfina + naloxone durante la gravidanza. Sono state identificate 10 donne in gravidanza, dipendenti da oppioidi e trattate con questa combinazione di farmaci, tra gennaio 2010 e giugno 2011. I ricercatori hanno ricavato dalle cartelle cliniche, sette misure di esiti materni del trattamento: aumento del peso, posizione del feto durante il parto, parto cesareo, analgesia e risultati dello screening delle urine per droga al momento del parto, giorni di degenza ospedaliera della madre e inizio dell'allattamento al seno. Inoltre, sono state ricavate undici misure degli esiti neonatali alla nascita: punteggi Apgar a 1 e 5 minuti (indice finalizzato a valutare la vitalità e l'efficienza delle funzioni vitali primarie), circonferenza della testa, lunghezza e peso alla nascita, trattamento per la sindrome di astinenza neonatale (NAS), quantità totale di morfina necessaria per trattare la NAS, durata del trattamento e degenza ospedaliera totale. Gli esisti di questo trattamento sulle madri sono risultati paragonabili al trattamento con sola buprenorfina. Per quanto riguarda i bambini, quasi tutti sono nati a termine e presentavano parametri nella norma alla nascita. Solo quattro neonati sono stati trattati per NAS, con numero di giorni di trattamento per l'astinenza e numero di giorni di degenza in linea con i valori riportati a seguito di trattamento con sola buprenorfina.
I risultati suggeriscono che non ci sono esiti avversi significativi, materni o neonatali, legati all'uso combinato di buprenorfina e naloxone per il trattamento della dipendenza da oppiacei durante la gravidanza. Secondo gli autori, questi primi risultati sottolineano la necessità di future ricerche per esaminare sistematicamente la sicurezza e l'efficacia di questa terapia per la madre, il feto e il bambino.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)