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Bupropione: farmaco per la disassuefazione al fumo

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Bupropione per la disassuefazione al fumo

Proprietà farmacologiche
Il bupropione è un antidepressivo proposto nella terapia di disassuefazione dal fumo. Il farmaco inibisce la ricaptazione neuronale e potenzia gli effetti della noradrenalina e della dopamina. Non si sa in che modo il bupropione favorisca la capacità dei pazienti di astenersi dal fumo. E' probabile che siano coinvolti i meccanismi noradrenergici e dopaminergici: la dopamina è stata associata agli effetti piacevoli delle sostanze che provocano dipendenza, mentre l''aumentata disponibilità della noradrenalina potrebbe attenuare i sintomi da astinenza.
Dopo somministrazione orale, il bupropione viene ben assorbito, ma subisce una elevata metabolizzazione di primo passaggio epatico. Alcuni metaboliti sono farmacologicamente attivi e hanno una emivita plasmatica più lunga (20-30 ore) di quella del farmaco originario (14 ore). I metaboliti attivi vengono ulteriormente metabolizzati a composti inattivi ed eliminati con le urine; meno dell'1% di bupropione viene escreto immodificato. Nei pazienti con insufficienza epatica o renale e negli anziani, l'aumento delle concentrazioni del farmaco e/o dei suoi metaboliti richiede una riduzione del dosaggio.
Il bupropione attraversa la placenta e passa nel latte materno.

Efficacia clinica
Diversi studi clinici di grandi dimensioni hanno valutato l'efficacia del bupropione nella disassuefazione dalla dipendenza dal fumo di tabacco. L'efficacia del bupropione al dosaggio di 150 mg o 300 mg/die è stata valutata in confronto al placebo o ai cerotti transdermici alla nicotina (solo il dosaggio più alto di bupropione) in studi della durata di 7-9 settimane, in cui erano stati arruolati pazienti che fumavano abitualmente 15 o più sigarette al giorno e con una forte motivazione a smettere. Il bupropione si è rivelato superiore al placebo e alla nicotina transdermica nel mantenere l'astensione da fumo a 4 e 7 settimane dall'inizio del trattamento e, sia a 6 mesi che a 1 anno, le percentuali di astensione da fumo sono risultate significativamente superiori nel gruppo trattato con bupropione rispetto ai gruppi che avevano ricevuto il placebo o la nicotina transdermica (a 6 mesi: 11% con bupropione , 2% con nicotina transdermica, 3% con placebo; a 12 mesi: 10% con bupropione, 2% con nicotina transdermica, 1% con placebo). Il dosaggio di 300 mg/die è rivelato più efficace, rispetto al placebo, sia a breve che a lungo termine. In uno studio l'associazione tra bupropione e nicotina transdermica si è rivelata superiore alla sola nicotina transdermica nell'indurre l'astensione dal fumo ma tale dato non è stato confermato in un secondo studio. L'analisi dei risultati indica che l'efficacia del bupropione è indipendente da paramentri quali la razza, l'età, il sesso, una storia passata di depressione o alcolismo, il grado di dipendenza da nicotina. I risultati di 2 metanalisi concordano con quelli dei singoli studi nel dimostrare che il bupropione è più efficace del placebo ed efficace almeno quanto la terapia sostitutiva con nicotina nell'aiutare i pazienti a smettere di fumare.
Uno studio ha valutato la percentuale di astensione da fumo a 52, 78 e 104 settimane, in forti fumatori (> o = 15 sigarette/die) che avevano in precedenza risposto ad un trattamento con bupropione 300 mg/die della durata di 7 settimane e che, successivamente sono stati randomizzati a bupropione o placebo per 45 settimane. A 52 settimane la percentuale di astinenza è risultata più alta col bupropione, ma a 78 e 104 settimane non vi era una differenza significativa tra i due trattamenti.
Non è noto come il bupropione si rapporti con altri antidepressivi (in modo particolare nortriptilina, e fluoxetina) dimostratisi anch'essi in grado di migliorare il tasso di astinenza dal fumo. Non è chiaro neppure se questo effetto sia specifico di ogni farmaco o sia un effetto di classe. L'utilità della clonidina (per via orale e transdermica) nella terapia di dissasuefazione dal fumo (+9% in termini assoluti rispetto al placebo contro il 12,5% del bupropione) è limitata dai fastidiosi effetti indesiderati (secchezza della bocca, ipotensione posturale, vertigini, sedazione).

http://www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/D6B9BA3E594EB6D1C1256CF0005255E2?OpenDocument

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)