338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Caffè e analgesici, alcol e tranquillanti: connubi da evitare

cufrad news alcologia alcol caffè analgesici tranquillanti


Incroci pericolosi
Caffè e analgesici, alcol e tranquillanti: connubi da evitare.
di Donatella Coviello
La bevande a base di cola ed energizzanti interferiscono con i betabloccanti, farmaci usati per la cura dell'ipertensione.
Il più noto è il connubio tra Coca Cola e aspirina. Ma le interazioni pericolose tra farmaci e alimenti sono numerose. Persino l'acqua,

apparentemente innocua e indispensabile per l'organismo, se bevuta in eccesso durante una cura a base di ormoni, può essere causa di

spiacevoli sorprese.
«Sia i farmaci somministrati per via orale sia gli alimenti passano per lo stomaco, raggiungono l'intestino e quindi il sangue, attraverso il

quale sono distribuiti in tutto il corpo», ha spiegato a Lettera 43.it il professor Gioacchino Calapai, docente di Farmacologia all'

Università di Messina. Durante l'assorbimento le sostanze presenti nelle medicine e nei cibi possono interagire tra di loro, dando vita a

interazioni che possono essere «negative, positive o esaltative», aggiunge il professor Giorgio Calabrese, docente di Alimentazione e

nutrizione umana all'Università Cattolica Sacro cuore di Piacenza e all'ateneo di Torino.
ACQUA E ORMONI. Le interazioni negative, che dovrebbero essere riportate nei foglietti illustrativi dei farmaci e indicati dal medico,

possono essere causate sia da liquidi sia da cibi solidi. Tra i primi, a sorpresa, c'è l'acqua, che non solo è utilizzata il più delle volte

proprio per ingerire i farmaci, ma che è anche il componente fondamentale dell'organismo umano. «Meglio limitarne il consumo, però, in caso

di cure ormonali che possono favoriee la ritenzione di liquidi», spiega l'esperto.
ALCOL E TRANQUILLANTI. Gli alcolici invece, che influenzano lo stato di veglia e riducono i riflessi, possono potenziare l'effetto dei

tranquillanti e di alcuni antistaminici, oltre a infiammare la mucosa dello stomaco.
Le bevande a base di cola o gli energizzanti, che contengono caffeina, interferiscono con i betabloccanti, farmaci usati per la cura dell'

ipertensione, e potenziano gli effetti dei beta agonisti, quelli che tengono sotto controllo le crisi asmatiche. Il caffè e il tè, ma anche

il cacao, hanno gli stessi effetti delle bevande a base di cola. Meglio non consumarli, quindi, in concomitanza con l'assunzione di

antinfluenzali e antinfiammatori e analgesici
CIOCCOLATO DA EVITARE NELLE TERAPIE CONTRO L'ULCERA
Durante le terapie contro l'ulcera allo stomaco, inoltre, è bene ridurre il consumo di cioccolato. Si consiglia di eliminarlo proprio,

insieme ai formaggi stagionati e agli insaccati, se si prendono antidepressivi di nuova generazione perché ne aumentano gli effetti. Questi

alimenti sono sconsigliati anche ai malati del morbo di Parkinson in cura con i Mao-inibitori. «I formaggi stagionati, il cioccolato e gli

insaccati contengono infatti la tiramina, una sostanza che può causare improvvisi innalzamenti della pressione sanguigna e quindi crisi

ipertensive», spiega il professor Calabrese.
FRAGOLE E ANTISTAMINICI. Deve rinunciare a latte, latticini e gelati chi assume farmaci contro la diarrea, perché questi cibi ne contrastano

l'efficacia. Tra i frutti, le fragole sono ricche di istamina, la sostanza responsabile delle reazioni allergiche, e non bisogna mangiarle se

si assumono antistaminici e farmaci contro l'asma. «Il mirtillo invece, anche sotto forma di succo, aumenta l'efficacia dei trattamenti per

l'insufficienza venosa e per i disturbi visivi. In questo caso, si tratta dunque di un'interazione positiva», sottolinea Calabrese.
Il succo di pompelmo, infine, accelerando l'attività del fegato, blocca l'assimilazione dei medicinali, in particolare i calcio antagonisti,

usati per alcune forme di ipertensione arteriosa.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)