Cagliari: alla Marina flash mob contro il divieto anti alcol
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“Birre a sfregio”. Alla Marina flash mob contro il divieto anti alcol
Centinaia di giovani hanno partecipato all’iniziativa “birre a sfregio” in piazza san Sepolcro, per dire di no all’ordinanza del prefetto Giuffrida, che prevede “il divieto di vendita per asporto e detenzione di bevande alcoliche e bevande in contenitori di vetro”. Non ci sono stati disordini, ed è già partita la raccolta firme contro il provvedimento.
Alle 10 di sera erano già tutti lì. Un minuto dopo, erano fuori legge. Si sono presentati in centinaia, per sfidare l’ordinanza del Prefetto che vieta la vendita e la detenzione delle bevande alcoliche in contenitori di vetro dopo le 22. Le idee fin dal principio sono chiare: protestare ma in modo civile. Portare dietro le buste, usare i bagni dei locali e lasciare il posto “splendente”.
Lo spiega l’ideatore dell’iniziativa, Tunno Power, che non ha voluto rivelare il suo nome, e nella vita di tutti i giorni fa l’architetto e il musicista. “Lo so io come lo sanno tutti che si possono trovare dei sistemi per mediare, coinvolgendo il cittadino in prima persona”. E come concordare le esigenze di chi vuole divertirsi con quelle di chi vuole dormire e trovare il quartiere pulito? “Aumentiamo il servizio di pulizia, dando la possibilità a qualche giovane di lavorare. Mettiamo più cassonetti e bagni pubblici, anche a pagamento. Una cosa è certa, l’iniziativa deve partire da tutti, proibire e basta è troppo comodo. Io sono il primo ad arrabbiarsi quando vedo le strade sporche”.
“Non è così che si risolvono i problemi”, dice semplicemente Federica, “e poi non ha senso vietare qui, Io potrei benissimo ubriacarmi in un altro quartiere, e venire alla Marina a fare casino; il risultato non cambierebbe. Quale sarà il prossimo divieto?” Anche Patrizia non ha peli sulla lingua: “Questo io lo chiamo proibizionismo, e nella storia non ha mai funzionato. Basta guardarsi attorno stasera, siamo anche più del solito”. Mentre Stefania ammette che “un po’ i responsabili siamo noi, ma non per questo devono passarci tutti”. Una risposta è comune a tutti gli intervistati: “io non ho mai sporcato”. Ma sarà poi vero? “Nonostante qua vengano ogni fine settimana migliaia di persone, a fare danni è una minoranza di incivili”, dichiara convinto Tunno.
Intanto è già partita la prima petizione contro l’ordinanza, che in poche ore ha raccolto centinaia di firme. L’idea è di Francesco, del locale Alcool: “La gente qua è morta e vuole che i giovani siano morti come loro”, spiega, “devono rivolgersi alle forze dell’ordine e non accanirsi con i commercianti”.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=39065
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)