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Calcoli al fegato e assunzione di alcol

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Uno studio condotto da ricercatori del Regno Unito dell'University of East Anglia i cui risultati sono stati presentati all''annuale meeting del Digestive Disease Week di Chicago, suggerisce che un consumo moderato di alcol protegge dallo sviluppo dei calcoli al fegato.
La ricerca è stata basata sull'analisi dei dati di 25.000 persone di entrambi i sessi e di età compresa tra i 45 e i 74 anni, raccolti per stabilire se e come vi fosse un legame tra dieta e cancro.
In particolare, è emerso che l'incidenza di calcoli, in un periodo di 10 anni, si manifestava maggiormente nelle persone con un'età media di 62 anni e di sesso femminile. Mentre coloro che assumevano moderate quantità di alcol, hanno mostrato un minore rischio di sviluppo di circa il 32%.
I ricercatori suggeriscono che questo fatto possa essere attribuito al fatto che l'alcol può avere un ruolo nella riduzione del colesterolo nella bile a causa della formazione dei calcoli, dato che i calcoli stessi sono formati da colesterolo "indurito".
Il coordinatore dello studio, dr. Paolo Banim, docente presso l'Università di East Anglia e specialista in gastroenterologia, ha dichiarato che l'alcol oltre a essere conosciuto per la protezione dalle malattie cardiovascolari è noto per aumentare i livelli di colesterolo HDL (il colesterolo "buono"), potrebbe alterare la composizione del colesterolo nella bile.
Naturalmente, avvertono i ricercatori, questi risultati mostrano solo un'associazione e non sono assolutamente un invito a bere alcolici. Anzi, raccomandano, è sempre meglio limitarsi il più possibile nel bere e consultare i proprio medico per stabilire se sia raccomandabile o meno.