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Alcol: Assobirra-Sigo,Iss conferma bonta' azione su puerpere
ROMA - I dati diffusi oggi dall'Istituto superiore Sanita' (Iss), sui comportamenti potenzialmente a rischio tra gli under 25 che bevono alcol in modo occasionale (1,3 milioni di ragazzi e ragazze), ''confermano la bontà della nostra azione per la promozione di una cultura del consumo responsabile di bevande alcoliche, in particolare tra gli under 25 che restano potenzialmente un target a rischio. Non a caso abbiamo lanciato la seconda edizione della campagna "Se aspetti un bambino l'alcol può attendere" per sensibilizzare le under 30 sui rischi collegati al consumo di alcol in gravidanza''. Cosi' il presidente AssoBirra Alberto Frausin commenta i dati presentati in occasione dell'Alcohol Prevention Day.

Ogni anno, in media, 180.000 ragazze under 30 diventano madri in Italia. E "8 donne su 10 non bevono o smettono di bere alcol appena apprendono della gravidanza, mentre il 17% riduce i consumi di bevande alcoliche ma non li elimina del tutto e un 4% mantiene le stesse abitudini pre-gravidanza. Anche noi - prosegue Frausin - vediamo nei social network un luogo di incontro potenzialmente "a rischio", nel quale si possono diffondere modelli di comportamento pericolosi. Abbiamo deciso di far vivere la campagna proprio sul web: sui siti www.sigo.it, e su www.beviresponsabile.it. ''Il feto non ha difese rispetto all'alcol assunto dalla madre - ricorda il presidente Sigo Nicola Surico - e Sigo ha deciso di rilanciare questa campagna insieme ad AssoBirra, perché siamo convinti che sia importante continuare a invitare le donne a fare visita al ginecologo per avere tutte le informazioni in merito. Siamo consapevoli - conclude Surico - che quando si parla di alcol esiste una soggettività molto elevata, ma è comunque fondamentale essere informati, comperarsi di conseguenza e avere una attenzione particolare nei mesi della gravidanza".(ANSA).

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)