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Campobasso: pecora nera per la spesa del gioco d'azzardo

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La provincia di Campobasso pecora nera per la spesa del gioco d’azzardo

Campobasso si piazza al ventisettesimo posto con i suoi 255 euro di spesa pro capite per Gratta&Vinci e giochi online contro i 113 di Isernia. I dati sono stati ufficializzati nel convegno “Usura-azzardo-persona-economia” di Bari organizzato dalla Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici in collaborazione con la Consulta nazionale antiusura.

Che il Molise sia una regione in cui la dipendenza da gambling (vizio da gioco) è molto alta (il 57.7 per cento della popolazione), l’avevamo scritto nel giugno del 2013. Così come avevamo scritto che l’industria del gioco resta fiorente, nonostante la perdurante crisi economica, sulla quale però si allunga l’ombra delle organizzazioni criminali. A margine delle nostre inchieste, in controtendenza con ciò che accadeva a livello Nazionale, l’Italia dei Valori presentava una legge regionale per razionalizzare i punti giochi, allontanarli dai punti sensibili come le scuole ad esempio, punire i trasgressori e soprattutto favorire, con delle agevolazioni economiche, chi degli esercenti si fosse privato (o liberato) dalla slot machine.

In attesa che la l’iniziativa dell’Italia dei Valori passi dalla carta al bar, a dare manforte alle inchieste giornalistiche sono stati la Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici, in collaborazione con la Consulta nazionale antiusura e con l’ausilio della Procura Antimafia, le quali lo scorso 17 febbraio nel convegno “Usura-azzardo-persona-economia” di Bari hanno ancora una volta iscritto il Molise, e in particolare la provincia di Campobasso, tra i territori più soggetti al fenomeno del gioco d’azzardo. La provincia molisana più importante risulta tra le peggiori in quasi tutti gli indicatori presi in esame dai responsabili e relatori del convegno, a differenza di quella di Isernia che si piazza sempre a metà classifica tranne quando batte quella campobassana sull’incidenza che ha la spesa pro capite sul relativo prodotto interno lordo. La provincia di Isernia si piazza al dodicesimo posto mentre quella di Campobasso al ventisettesimo.


Tra il 1994 e il 2013 il consumo di gioco d’azzardo per gli italiani ha segnato numeri record: da 7 miliardi a oltre 90 miliardi come proiezione per l’anno in corso, ovvero il 10 per cento delle risorse che le famiglie italiane destinano all’acquisto di beni primari e secondari. Ma non solo sono questi i dati, pure allarmanti, presentati nel recente convegno “Usura-azzardo-persona-economia” di Bari organizzato dalla Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici in collaborazione con la Consulta nazionale antiusura. Il dato più eclatante è quello che arriva dalla denuncia fatta dalla Procura Antimafia:solo sette sono i miliardi incassati con le tasse su tutti i giochi. Trenta miliardi, invece, sono i costi sociali degli stessi giochi, dalle spese sanitarie per i giocatori patologici ai debiti delle famiglie, dai guadagni delle mafie alle spese delle amministrazioni per contrastarle, fino all’evasione fiscale.

Il Molise, e in particolar modo la provincia di Campobasso, sono tra le peggiori del Paese. Il popolo molisano è un popolo di giocatori a cui piace scommettere. Il suo 57.7 per cento di giocatori risulta essere, in proporzione alla densità abitativa, la percentuale più alta di tutto lo ’Stivale’.
Un popolo di giocatori che investe diverse centinaia di euro ogni anno nella speranza della vincita spazza crisi. Il consumo del gioco d’azzardo in rapporto al prodotto interno lordo è molto alto. Campobasso si piazza al ventisettesimo posto con i suoi 255 euro di spesa pro capite che vanno ad incidere del 6.01 per cento sul proprio Pil mentre Isernia, con i suoi 113 euro pro capite, incide del 7.44 percentuale piazzandosi al dodicesimo posto in graduatoria.
Il convegno pugliese però ha messo nero su bianco anche altri dati e numeri che vedono Campobasso e la sua provincia in fondo alla lista. Ad esempio la vulnerabilità della stessa rispetto all’usura. Prendendo in esame gli anni che vanno dal 2010 al 2012 la provincia di Campobasso perde 4 posizioni piazzandosi all’ 85esimo, e diventando così più a rischio strozzini, mentre la provincia pentra migliora guadagnando tre posizioni.



(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=16064

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)