Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention: consumo di vino associato al melanoma
Alcol e cancro: vino bianco associato al melanoma
E' vero che un bicchiere di vino al giorno può far bene alla salute? Per molti si tratta di un dato di fatto: anche la Dieta Mediterranea ne ammette un consumo moderato, e molti studi sembrano suggerire che il resveratrolo proveniente dall'uva rossa sia un potente alleato contro l'ossidazione.
D'altra parte, il vino contiene anche alcol, sostanza cui è attribuito il 3,6% circa dei casi di cancro in tutto il mondo.
Per quanto riguarda proprio il tumore alla pelle, nuovi inviti alla prudenza arrivano dall'Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti, dove un gruppo di ricercatori coordinati dall'esperta di dermatologia ed epidemiologia Eunyoung Cho ha scoperto che tra tutti i tipi di alcolici presi in considerazione il vino bianco è quello il cui consumo è più significativamente associato all'aumento del rischio di sviluppare il melanoma.
Cho e collaboratori lo hanno scoperto analizzando i questionari compilati da oltre 210 mila individui il cui stato di salute è stato monitorato per una media di 18,3 anni.
Dai risultati ottenuti, pubblicati su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, è emerso che il consumo di alcol è associato a un aumento del 14% del rischio di melanoma per ogni unità alcolica al giorno (pari a circa 12 grammi).
Da parte sua, ogni unità alcolica di vino bianco assunta durante una giornata aumenta il rischio di sviluppare questo tumore della pelle del 13%, soprattutto in aree meno esposte al sole, in particolare il tronco.
Infatti per i consumatori di almeno 20 grammi al giorno di alcol la probabilità di sviluppare un melanoma in quest'area del corpo aumenta del 73%, contro un ben più limitato aumento del 2% della probabilità di sviluppare un melanoma sulla testa, sul collo o sugli arti.
Birra, vino rosso e liquori non sembrano invece influenzare significativamente il rischio di cancro. Per quale motivo?
Secondo Cho nel caso del vino rosso le dosi di antiossidanti presenti nella bevanda potrebbero contrastare i rischi della sostanza che, invece, sarebbe la causa dei danni indotti dal vino bianco: l'acetaldeide.
Questa molecola, derivante dalla metabolizzazione dell'alcol, sembra essere la vera sostanza cancerogena, agirebbe danneggiando il DNA e impedendone la riparazione, e sembra essere più concentrata in alcuni vini di quanto non lo sia nelle birre e nei liquori.
Cosa fare, allora? Un bicchiere di vino è ammesso in un'alimentazione sana solo se rosso? Oppure anche quest'ultimo dovrebbe essere evitato?
Secondo Cho, anche alla luce di alcune limitazioni di questo studio (come il fatto di aver analizzato solo dati riguardanti pazienti di pelle bianca) “la significatività clinica e biologica di questi risultati deve essere accertata, ma per individui motivati caratterizzati da altri forti fattori di rischio per il melanoma un counseling sull'uso dell'alcol potrebbe essere una strategia appropriata per la riduzione del rischio di melanoma e di altri tumori”.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)