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Cancro al seno e fattori di rischio

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Cancro al seno: la mammografia può ridurre i decessi del 30%

Il tumore al seno è la tipologia di cancro più frequente nel sesso femminile, basti pensare che colpisce una donna su dieci.
Le categorie maggiormente a rischio sono le donne over 50, ma anche le donne più giovani possono essere colpite da un tumore al seno, specie se c'è già un precedente in famiglia.
Anche l'alimentazione seguita e lo stile di vita giocano la loro parte: le donne in sovrappeso, che seguono una dieta ricca di grassi, di

zuccheri, ma anche l'eccessivo consumo di alcool e il fumo, sono tutti fattori che possono influire nell'insorgere di un cancro al seno.
Da non escludere anche i fattori ambientali, come l'aria che si respira, le radiazioni, le terapie ormonali prolungate a seguito della

menopausa.
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori in Svezia, però, ha dimostrato che per prevenire il cancro al seno è particolarmente

consigliato ricorrere alla mammografia.
La mammografia è quell'esame radiologico che, utilizzando i Raggi X, è in grado di esaminare in modo molto accurato le mammelle, così da

individuare anche anomalie di piccole dimensioni.
Ricorrere alla mammografia, infatti, può essere molto efficace per una diagnosi precoce e può quindi ridurre i decessi per cancro al seno del

30%.
Questo tipo di esame andrebbe fatto periodicamente: una volta all'anno per le donne che hanno fattori di rischio, per esempio un pregresso

tumore al seno o familiarità per esso, e una volta ogni 2 anni per tutte le restanti donne che non hanno alcun fattore di rischio.
Come esame di screening è consigliato a tutte le donne sopra i 50 anni ogni due anni se non sono nella classe a rischio. Per le donne che

hanno invece un caso di tumore al seno in famiglia è consigliabile verso i 40-45 anni, mentre per le ragazze più giovani può bastare una

semplice ecografia.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)