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Cancro causato solo dalla sfortuna? No, possiamo prevenire

Cancro causato solo dalla sfortuna? No, possiamo prevenire

Cancro causato solo dalla sfortuna? No, possiamo prevenire

Il caso c’entra sempre, ma ciò non toglie che basta non fumare e la probabilità si riduce drammaticamente

“Mi sono accorto della pubblicazione di questo articolo leggendo La Stampa e La Repubblica. I titoli che dicevano che 2/3 dei tumori che ci capitano sono dovuti al caso, con quella specie di implicazione che chi è sfigato è sfigato, non c’è niente da fare! Vedendo queste robe sono andato a cercare l’articolo, anche perché l’autore principale di questo articolo, Bert Vogelstein, molto conosciuto in oncologia. È un grande ricercatore e alla fine degli anni 80 è stato il primo a fare le analisi molecolari sul Dna. Ha descritto i 5 danni al Dna, oppure  attivazione o spegnimento dei geni, che sono necessari perché si sviluppi un cancro dell’intestino ed è stata una cosa che ha avuto una grande risonanza. Nell’ambiente oncologico tutti conoscono il nome di Bert Vogelstein. Tra l’altro non era una cosa particolarmente nuova che ci volessero 5 danni al Dna, 5 eventi particolari modificano il contenuto e la funzione della nostra cellula, perché si sviluppi. Il Dott. Doll è il medico che negli anni 50 ha dimostrato la relazione tra tabacco e cancro del polmone. Doll studiava la forma, l’andamento dell’incidenza dei tumori che può essere descritto da un’equazione esponenziale. Voi potete stabilire qual è il vostra probabilità di ammalarvi di tumore l’anno prossimo: c’è una costante che moltiplica la vostra età elevata alla quinta e questo si interpreta con il fatto che occorrono 5 eventi perché una cellula possa diventare tumorale.

Do una spiegazione rapida, tutti quelli che hanno fatto le scuole medie dovrebbero essere in grado di capirla. Per esempio prendiamo un bambino nel primo anno di vita: ha una probabilità molto bassa che si verifichi l’evento A, una probabilità molto bassa che si verifichi l’evento B, una probabilità molto bassa che si verifichi l’evento C, l’evento D e l’evento E. La probabilità che si ammali di cancro è il prodotto di queste 5 probabilità. Sapete che quando avete un mazzo di carte la probabilità di trovare l’asso di picche è uguale alla probabilità di trovare l’asso, che è una su 10 e la probabilità di trovare picche che è 1 su 4. Quindi la probabilità di tirare su l’asso di picche è 1 su 40. La probabilità di ammalarsi è il prodotto di queste 5 probabilità, quindi la probabilità che si ammali nel secondo anno di vita è uguale a 2 volte la probabilità perché è stato esposto due volte a dei fattori, all’ambiente, alle mutazioni casuali che possono avvenire nelle cellule. Due volte A, due volte B, due volte C, due volte D, due volte E, quindi A,B,C,D,E, che è la costante moltiplicato 2 alla quinta.

 

Quindi la probabilità di ammalarci a 50 anni sarà A,B,C,D,E moltiplicato per 50 elevato alla quinta. Quindi sono 5 i fattori, per la maggior parte dei tumori funziona così: il rischio di ammalarsi aumenta con l’età secondo una curva esponenziale. E questo vuole dire che il caso c’entra e come, perché anche se ci sono dei forti fattori per esempio il tabacco, non tutte le persone che fumano si ammalano. Per esempio il 20% circa dei fumatori si ammala di cancro del polmone, poi si ammalano anche di altri tumori, di altre malattie, ma c’è un 80% dei fumatori che non si ammala di cancro del polmone perché avendo avuto la stessa esposizione soltanto il 20% (si fa per dire) si ammalano. Lì c’è proprio una questione anche di casualità perché in quel 20% le molecole del tabacco che sono capaci di danneggiare il Dna, sono andate a danneggiare proprio quei geni che influenzano la proliferazione cellulare; sono andati a danneggiare, ad attivare, certi geni che attivano la proliferazione cellulare o a danneggiare certi geni che frenano la proliferazione cellulare, allora una cellula tumorale può partire e può svilupparsi.


Per cui non convince tanto questa cosa perché ha preso una determinata popolazione in un determinato momento e, oltretutto, l’incidenza varia anche nel tempo, nel senso che i tumori che una volta erano rari, adesso sono molto frequenti. Per esempio lui non ha considerato alcuni tumori molto frequenti nel mondo come i tumori della mammella e dello stomaco. Ha considerato i tumori del colon, ma non ha tenuto conto che per esempio una volta in Giappone i tumori del colon erano molto meno frequenti che in America, ma negli ultimi 20 anni sono aumentati di 4 volte. E allora come può prendere un punto che dice qual è la frequenza dei tumori? Lui ha studiato la frequenza dei tumori del colon nella popolazione americana.

Alla fine classifica i tumori che si spostano un po’ da questa correlazione, che hanno una frequenza più elevata rispetto a quella attesa in base a questa correlazione. Ha considerato tumori per cui c’è o una causa genetica o una causa ambientale, mentre quelli invece che sono perfettamente sulla linea ha detto ‘qui è soltanto una questione di sfiga’. Ma in realtà alcuni tumori che sono perfettamente sulla linea sono tumori che lui ha considerato nella sua analisi e di cui conosciamo perfettamente le cause. Per esempio sappiamo che più del 90%dei tumori della testa e del colon, del cavo orale, della gola e dell’esofago sono dovuti a fattori noti come il drammatico effetto moltiplicativo di tabacco e alcol.

Poi c’è un’altra causa che sono i virus del papilloma umano che possono causare questi tumori. Per cui di fatto nel suo modello considera dovuto soltanto alla sfiga un tumore di cui sappiamo benissimo che le cause sono il tabacco e l’alcol, poi ci sono anche delle cause professionali, ma le cause principali sono il tabacco e l’alcol.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lafucina.it/2015/02/02/cancro-sfortuna/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)