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Cantù, guerra all'alcol e alla "movida" in centro

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Cocktail, al bando gli eccessi
CANTU' Cocktail in una mano e carta d'identità nell'altra. Per essere in grado di provare che chi sta bevendo non ha meno di sedici anni. E poi promozioni da happy hour che si vorrebbero bandire (tipo bevi tre e paghi due). Poi, ancora, transenne per non far scendere i ragazzi in mezzo al traffico della strada, e multe garantite ai locali che non rispettano l'orario di chiusura.
E' una decisa stretta contro la "movida" serale quella voluta dall'amministrazione di Cantù. Ad annunciarla, l'assessore alla sicurezza Andrea Lapenna, con due semplici parole: tolleranza zero. Già questa mattina dal municipio partiranno le prime lettere, indirizzate a una sorta di "lista nera" che comprende una dozzina di bar, in sostanza i locali di Cantù più gettonati dai giovani. Nella lettera, una convocazione dal comune per un incontro con giunta e Asl. Il tema sarà quello dell'abuso di alcol, in generale, ma soprattutto quello ad opera degli adolescenti, fenomeno che il comune vorrebbe contrastare.
L'intenzione è quella infatti di tutelare soprattutto la salute dei più giovani. Anche quelli che chiedono da bere al bancone, e magari hanno meno di sedici anni. «Controlleremo dentro e fuori dai locali, e si agirà di conseguenza quando riscontreremo anche delle irregolarità. Potrebbe esserci di mezzo anche il penale: saremo intransigenti» ha spiegato l'assessore.