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Alcol a minori: il dipendente del locale è punibile
La sentenza - Risponde in concorso con il titolare o come rappresentante di fatto
Oltre al titolare della licenza, anche il gestore o il dipendente dell'esercizio rispondono del reato di somministrazione di alcolici a

minori. Lo precisa la Cassazione che, con la sentenza 27706/11, conferma la decisione del giudice di pace sulla colpevolezza dell'imputata.

La donna (moglie del titolare del locale) aveva servito a minorenni bevande vietate dalla legge e, per questo, era stata condannata con una

multa. Nel ricorso di legittimità, contesta che si tratta di un reato "proprio". Pertanto, si tratterebbe di un illecito che può essere

commesso solo dal titolare della licenza, e non da chi si sia limitato a somministrare l'alcolico. Non concorda la Cassazione, che rigetta il

ricorso. L'illecito in questione - spiegano i giudici - non punisce solo "il titolare della licenza di esercizio di osteria o di pubblico

spaccio, ma anche chi lo gestisce per lui, legittimamente o abusivamente". Così anche il dipendente - in concorso con il titolare o "come rappresentante di fatto dell'esercente" se agisce di sua iniziativa - rischia la sanzione penale quando viene colto nell'atto di servire alcolici a minorenni. Niente sconti, dunque, per la ricorrente che aveva agito previo accordo con il coniuge o, comunque, come sua "rappresentante".
Autore: Selena Pascasi

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)