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Castel del Rio (BO): alcol, un nemico da conoscere in classe

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Alcol, un nemico da conoscere in classe


CASTEL DEL RIO - AD ANNO SCOLASTICO appena terminato la dottoressa Maddalena Treve di Castel del Rio stila il bilancio del progetto di prevenzione dall'abuso di sostanze stupefacenti ed alcol proposto nelle scuole della Vallata. «Sono estremamente entusiasta - fa sapere Treve -: gli incontri hanno ottenuto la giusta risposta da parte dei ragazzi e spero vivamente che il progetto si rinnovi automaticamente in futuro».


Se è vero che già da cinque anni la dottoressa, in maniera completamente volontaria, svolge questo tipo di attività nelle scuole è però soltanto dallo scorso quadrimestre che l'idea è stata formalizzata e strutturata, grazie al sostegno del Comune di Castel del Rio. I destinatari sono stati gli alunni delle classi IV e V elementare alidosiani e fontanesi e i ragazzi delle scuole medie di tutta la Vallata. La metodologia ha previsto l'organizzazione di incontri in gruppi di età affini, divisi in due fasi: una prima parte composta di una testimonianza spontanea e diretta di ex tossicodipendenti della Cooperativa sociale ‘Il sorriso' di Fontanelice e una seconda di dibattito aperto, con gli interventi degli alunni e le risposte degli operatori e del medico.


«É UN'INIZIATIVA che arricchisce sia i bambini sia i ragazzi del ‘Sorriso' - continua Treve -: per loro è davvero importante aprirsi e raccontarsi, ovviamente sempre nel rispetto della sensibilità dei più giovani. Gli anni scorsi alcuni bambini hanno continuato a scrivere lettere, mostrandosi davvero interessati. Sarei contenta se il progetto potesse continuare negli anni a venire, magari con l'appoggio di qualche genitore e degli assessori degli altri Comuni». Entusiasta anche Tiziano Gioiellieri, referente del Cat (Club alcologico territoriale) di Borgo Tossignano: «Io ho portato la mia testimonianza parlando dei rischi di un consumo smodato di bevande alcooliche. Sembra che questi problemi siano lontani dai bambini, ma non è vero: basti pensare che un po' tutti hanno già assaggiato il vino. La collaborazione con la dottoressa è stata fantastica e le domande dei bambini eccezionali. Sono davvero contento dei risultati raggiunti».

«Auspichiamo che il progetto possa diventare congiunto e coinvolgere davvero gli altri Comuni - aggiunge l'assessore alidosiano alla Sanità Barbara Maraia -: non ci sono costi, i bambini rispondono bene all'iniziativa e i genitori sono contenti. Sarebbe bello riuscire a coinvolgere tutte e quattro le elementari perché più sono piccoli più i bambini sono sensibili a certe problematiche».
Elena Gurioli


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)