Castel Madama (RM): maltrattamenti in famiglia, pregiudicato in manette
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I Carabinieri della Stazione di Castel Madama hanno tratto in arresto, con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni C.I. 44enne del luogo, già noto alle forze dell'ordine per la sua peculiare indole violenta.
In particolare, i militari della Stazione di Castel Madama hanno raccolto le disperate richieste di aiuto della moglie dell'uomo, la quale si era rivolta ai Carabinieri per denunciare l'ennesima aggressione subita, all'interno delle proprie mura domestiche, da parte del marito, in evidente stato di ubriachezza, dopo aver bevuto una enorme quantità di vino e birra. La donna ha raccontato ai militari di essere stata picchiata, minacciata e maltrattata dal marito, alla presenza dei due figli di 19 e 17 anni, i quali hanno cercato di prendere le difese della madre. Proprio per questo motivo l'uomo, in preda ai fumi dell'alcol, ha aggredito anche i figli i quali, per sottrarsi alla furia del padre si sono rifugiati in bagno. La donna, approfittando di un momento di distrazione del marito, è riuscita a chiamare i Carabinieri di Castel Madama i quali, ascoltata la versione della donna, hanno immediatamente rintracciato l'uomo, che nel frattempo si stava allontanando dall'abitazione insieme ai figli, costretti ad accompagnarlo. A seguito di tali aggressioni, la donna ed i giovani hanno riportato lievi lesioni refertate presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Tivoli con una prognosi di 7 giorni.
L'uomo non risulta nuovo ad atteggiamenti del genere, essendo già noto alle forze dell'ordine per la sua particolare indole violenta nonché per la spiccata propensione a delinquere, annoverando diversi precedenti penali per reati di carattere predatorio.
Per l'uomo, che ora rischia sino a cinque anni di reclusione per la grave accusa di maltrattamenti in famiglia, aggravati peraltro dalla presenza di un figlio minore, minacce e lesioni, si sono aperte nuovamente le porte del carcere di Rebibbia, ove resterà a disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli.