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Catania: arriva il gioco dell'"oca ubriaca", ossia lanciare i dadi e bere sempre di più

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A Catania arriva il gioco dell'oca ubriaca
L'obiettivo è lanciare i dadi e diventare un drago


CATANIA - Un gioco dell'oca per diventare un drago: l'obiettivo è lanciare i dadi e bere sempre di più. È arrivato anche nei locali del centro di Catania il gioco dell' «oca ubriaca», scaricato da internet ed incollato sui tavoli. Dopo start, si comincia con «bevono tutti» e poi si continua con lo stesso procedimento del gioco dell'oca: solo che le caselle da scalare ospitano frasi come «bevi tu e la persona che per prima ride», «se devi andare in bagno, bevi», «chi non canta, beve», «quando finisce l'alcol vai tu a comprarlo». La casella finale è la 71, un traguardo con la scritta «sei un drago».


«Io non sono riuscita a diventare un drago - racconta all'Italpress il gestore del pub - perchè bisogna davvero reggere l'alcol per arrivare alla fine del gioco. Ma è divertente, specie per passare una serata con gli amici». L'allarme per i giovani ubriachi cresce sempre di più, soprattutto nella zona del centro storico attorno a Piazza Teatro Massimo: «Sono giovanissimi - spiega il medico della Misericordia Claudia Di Tommaso - tutti tra i 15 ed i 20 anni. Bevono superalcolici e si ubriacano: l'atteggiamento più diffuso è quello di ubriacarsi per divertirsi di più. Così ubriachi, non riescono a parlare e rimanere in piedi. Quando chiediamo loro il perchè di questo comportamento, rispondono che ‘quando possono uscire, vogliono passare una serata speciale'». Ogni weekend dall'inizio del mese e fino al 23 settembre, proprio in Piazza Teatro Massimo, il gruppo di volontari della Misericordia di Ognina dà vita alla campagna di sensibilizzazione «Stasera non mi sballo perché voglio divertirmi»: «E' in antitesi - aggiunge il volontario Oscar Bio - con i negativi concetti della nostra società secondo i quali lo sballo è inevitabile se si vuole trascorre del tempo in allegria ed in compagnia degli amici. In realtà dietro al folle autolesionismo si celano spesso delle gravi insicurezze, vuoti di valori ed assenza di autorevoli figure di riferimento che i giovani non riescono ad individuare né nei genitori, né tra gli educatori».


Sabato e domenica i volontari - grazie ad un accordo tra Comune e Centro Servizi Volontariato Etneo - incontrano i ragazzi direttamente in Piazza, con un approccio amichevole: con loro ci sono anche ex alcolisti che raccontano la propria esperienza, e un medico a bordo di un'autoambulanza. «Si punta ad illustrare tutte le conseguenze che derivano da ogni tipo di abuso, che interferiscono negativamente sulla vita sociale ed affettiva del soggetto, senza tralasciare le potenziali esposizioni a ripercussioni giudiziarie, con le conseguenti sanzioni penali ed amministrative». Tra le attività, anche la distribuzione degli alcoltest per prevenire gli incidenti stradali.


Fonte Italpress


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)