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Cava (FC): giovani, è emergenza alcol

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Giovani, è emergenza alcool
Preoccupanti i dati dei test sul tasso alcolemico cui si sono sottoposti molti giovani nell'ambito del progetto "Insieme per la Sicurezza",

organizzato dal Comune per promuovere la cultura della sicurezza alla guida. Più della metà dei ragazzi "controllati" avevano fatto uso ed

abuso di alcool, mostrando anche scarsa consapevolezza dei rischi connessi. Informazioni corrette ed efficaci strategie comunicative tra gli

strumenti di lotta. L'iniziativa si ripeterà nel prossimo mese di ottobre...
Nella tarda serata di sabato 23 luglio si è conclusa in Piazza Abbro la fase estiva del progetto regionale denominato "Insieme per la

Sicurezza". Organizzato dal Comune di Cava de' Tirreni, sotto l'egida dell'Assessorato alla Polizia Locale, diretto dal dott. Alfonso

Laudato, e dell'Assessorato alle Politiche Sociali, Sicurezza e Protezione Civile, sotto la responsabilità del dott. Vincenzo Lamberti, il

progetto è stato diretto e supervisionato dalla dott.ssa Rosa Zampetti, responsabile dell'U.O. Servizio Adolescenti dell'ASL Salerno, con la

collaborazione del Ser.T, delle Associazioni "Mani Amiche", "Obiettivo Notte" e del Nucleo di Protezione Civile del Comune, coordinato dal

dott. Vincenzo Salsano.
La Polizia Locale di Cava, al comando della dott.ssa Licia Cristiano, ha garantito ausilio e supporto logistico alla manifestazione con il

ten. Giuseppe Senatore, che ha curato i dettagli dell'evento, raccordando e coordinando gli Enti e le Associazioni coinvolti sotto il profilo

organizzativo ed operativo. Lo scopo del progetto era di sensibilizzare, promuovere e diffondere la cultura della sicurezza alla guida

attraverso la riduzione dei comportamenti a rischio, dovuti all'assunzione di sostanze psicoattive legali ed illegali ed in particolare all'

abuso di alcool, al fine di prevenire gli incidenti stradali.
Il progetto si è concretizzato con la presenza nel corso delle due serate di un'unità mobile del Ser.T di Cava in Piazza Abbro, nelle

immediate vicinanze della zona denominata "la curva" (congiungente Piazza Abbro-Piazza Duomo), meta preferita della gioventù cavese nell'

ambito della movida notturna. Nel corso delle due serate, venerdì 15 e sabato 23 luglio, i volontari di Mani Amiche ed Obiettivo Notte hanno

monitorato le abitudini dei giovani tramite appositi questionari e compiuto opera di persuasione verso le centinaia di avventori di bar e pub

per convincerli a sottoporsi volontariamente all'alcool-test prima di mettersi alla guida e renderli consapevoli dei rischi e delle

conseguenze a cui andavano incontro.
Contestualmente, adiacente al camper del Ser.T, sono stati proiettati video e spot sulla sicurezza stradale adatti alla spensieratezza della

serata, ma con finalità educative, con musiche da discoteca che hanno attratto ed interessato alla tematica il target giovanile. Sono stati

contattati 348 giovani, di età compresa tra i 16 ed i 30 anni, molti dei quali avvicinatisi spontaneamente anche solo per curiosità o per

prelevare il materiale informativo messo a disposizione dall'Asl e dal Comune di Cava de' Tirreni o per ricevere informazioni sul livello di

alcool consentito e le quantità di sostanza sufficiente per raggiungerlo.
Ma se nel complesso la risposta dei giovani, in termini di disponibilità, è stata particolarmente incoraggiante, l'esito dei test relativi

alla misurazione del tasso alcolemico è davvero preoccupante, confermando le motivazioni poste alla base del progetto. Su circa 200 giovani

che vi si sono sottoposti, più della metà avevano fatto uso ed abuso di alcool. Effettuando la misurazione sono stati rilevati dei valori

elevatissimi, alcuni superiori al grammo e mezzo per litro, con poca consapevolezza da parte dei ragazzi del proprio stato e del proprio

livello di coscienza. Infatti, alla domanda "come ti senti adesso?", la risposta più ricorrente è stata "tranquillo". Rispetto alla guida

pochi hanno dato una risposta sull'atteggiamento da adottare per il rientro, solo qualcuno ha risposto che avrebbe aspettato o che avrebbe

guidato l'amico sobrio.
Sicuramente c'è interesse ad avere informazioni chiare, ad essere aiutati a conoscere gli effetti reali sul proprio organismo; per questo

bisogna continuare con questa modalità. La strada è quella giusta. E' necessario andare incontro al mondo giovanile, stare tra loro non con

atteggiamenti giudicanti o sanzionatori, ma con sensibilità ed accoglienza, trasferendo informazioni corrette, utilizzando strategie

comunicative efficaci, con il coinvolgimento dei "pari" che utilizzano lo stesso linguaggio e condividono la stessa cultura e gli stessi

valori.
Gli Enti promotori dell'iniziativa e le Associazioni che vi hanno collaborato si sono, pertanto, dati appuntamento ad ottobre, quando la

stessa sarà ripetuta all'uscita delle principali discoteche e locali notturni e sarà avviata anche una campagna di sensibilizzazione nelle

scuole medie superiori.
Ufficio Stampa Città di Cava


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)