Celle e medici privati per fermare gli ubriachi, proposta choc della Gran Bretagna
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Celle e medici privati per fermare gli ubriachi, proposta choc della Gran Bretagna
Al via una campagna contro l'abuso di alcol senza precedenti. L'iniziativa di Adrian Lee, capo della Polizia del Northamptonshire, ha riscosso il consenso di tutti i colleghi del Regno Unito. In UK, il 50% dei crimini è legato alle sostanze alcoliche
di SARA FICOCELLI
L'idea farà discutere ma è destinata a passare alla storia. E a migliorare, forse drasticamente, la sicurezza delle strade di Sua Maestà in Regno Unito. Il merito è tutto di Adrian Lee, capo della polizia del Northamptonshire, contea delle Midlands Orientali britanniche, che pochi giorni fa ha lanciato la somma provocazione: il servizio di polizia non è responsabile dei festaioli che dopo una notte di bagordi hanno bisogno di cure mediche, dunque, perché non rinchiudere gli ubriachi in celle gestite da privati, ai quali affidare il compito di curarli, ovviamente imponendo il pagamento delle prestazioni sanitarie, stimate in 400 sterline (477 euro) direttamente ai "pazienti"? "Non capisco proprio - ha detto il commissario capo - perché il sistema sanitario o la polizia devono accollarsi la spesa per occuparsi di qualcuno che ha scelto di sbronzarsi fino a non essere più in grado di badare a se stesso".
Secondo un calcolo effettuato da Lee, una notte in guardina a smaltire gli effetti dell'alcol costa in media 385 sterline, "more than a night at the Ritz hotel would cost", quanto una notte al Ritz, mentre i poliziotti possono contestare una sanzione amministrativa di sole 80 sterline: rispettivamente 460 e 95 euro. Dunque, se la matematica non è un'opinione, l'effetto deterrente ci sarebbe, eccome. "Perché non affidare queste celle per ubriachi a una azienda privata che si prenda cura di loro finché non sia passata la sbronza? All'uscita dovranno pagare una multa e i costi alla compagnia, che spesso non sono bassi. La cosa funzionerebbe anche come deterrente", ha detto Lee.
La notizia, pubblicata dall'The Independent, secondo il quale il ricorso a celle per ubriachi sarebbe una vera e propria rivoluzione visto che gli agenti chiamati poi a vigilare i fermati in cella potrebbero essere reintegrati al controllo del territorio e i medici del servizio pubblico potrebbero dedicarsi a cose più urgenti. Sir Hugh Orde , presidente della Association of Chief Police Officers ( ACPO ) ha spiegato che gli individui intossicati sono "ad altissimo rischio" e devono essere controllati ogni 15 o 30 minuti. Un costo enorme per la collettività. Ecco perché la campagna è stata "accolta con favore" dal ministro Jeremy Browne e dal primo ministro Cameron, che sa che le celle per ubriachi sono già funzionanti, anche se con un sistema leggermente diverso, negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei.
Guidare in stato di ebbrezza è vietato sostanzialmente in ogni Paese, anche se i valori dell'alcolemia sono differenti da stato a stato. E questo perché gli effetti negativi dell'alcol sul percezioni, attenzione e capacità sono noti. In Italia il reato di "ubriachezza molesta" è previsto dal codice penale italiano dall'articolo 688, è stato depenalizzato nel 1999 e viene oggi sanzionato da una violazione amministrativa.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)