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Cellulare pericoloso quanto l’alcol: in USA arriva Textalyzer

Cellulare pericoloso quanto l’alcol: in USA arriva Textalyzer

Cellulare pericoloso quanto l’alcol
Chi guida in Usa rischia il Textalyzer

Nelle strade dello Stato di New York arriverà presto uno strumento in grado di controllare l’attività al telefono di chi sta al volante. Nel 2015, l’8% di incidenti in più

di Sara Gandolfi

Maniaci del telefonino, attenzione. In Usa chi sta alla guida con il cellulare in mano è già considerato pericoloso quanto chi alza troppo il gomito e i deputati dello Stato di New York hanno deciso di correre ai ripari con l’aiuto degli scienziati. Se verrà approvata la legge bipartisan in discussione in questi giorni, dopo l’alcol test — o meglio, il Breathalyzer — arriverà presto nelle strade americane anche il Textalyzer, che misurerà il tasso messaggistico degli autisti.

Incidenti in aumento

Da anni la maggioranza degli Stati federali, guidati anche in questo caso dall’avanguardia newyorchese, ha vietato per legge l’invio di messaggi o di qualsiasi altro testo digitale via telefono mobile quando si è alla guida di un autoveicolo. Le autorità, e molti istituti come l’università di Harvard, hanno lanciato svariate campagne di prevenzione per invitare giovani e meno giovani a spegnere o quantomeno a lasciare «in pausa» i propri contatti social o le bramosie da selfie mentre si è al volante. Con risultati assai dubbi. Gli americani — come gli italiani e buona parte del mondo industrializzato, se è per questo — continuano seraficamente a inviare messaggi e ad usare Facebook, Instagram o Snapchat nel traffico cittadino o sulle highway nazionali. Il risultato, conferma l’analisi del New York Times, è devastante: gli incidenti stradali, che da anni erano in calo, hanno subito una brusca impennata, quasi l’8 per cento in più nel 2015. E il numero degli «autisti distratti», come li definisce Mark Rosekind, capo del Centro per la sicurezza delle autostrade Usa, è in costante aumento.

I controlli in strada

Da qui l’idea di trattare i patiti del «texting» come degli ubriaconi. I controlli avverrebbero, almeno in una prima fase, in caso di incidenti stradali. Il poliziotto potrà chiedere la consegna del telefonino e utilizzare il Textalyzer per entrare nel sistema operativo e verificare le attività più recenti. Lo strumento è in grado infatti di terminare quando l’autista ha utilizzato il cellulare per inviare dei testi, email o altro. Il rifiuto di consegnare il prezioso strumento social — sempre che la legge venga approvata dai deputati di New York nonostante violi alcune regole sulla privacy — prevede il ritiro immediato della patente.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:http://www.corriere.it/esteri/16_aprile_28/cellulare-pericoloso-quanto-l-alcol-68444144-0d1f-11e6-9053-86a90bf524d0.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)