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Certe notti...conta quello che sei: riflessioni della d.ssa Gentile sui rischi dello sballo giovanile

Certe notti...conta quello che sei: riflessioni della d.ssa Gentile sui rischi dello sballo giovanile

Sulle strade migliaia di morti ogni anno, tanti giovani e ragazzi. Quanto vale la tua vita?
In Italia muoiono ogni anno per incidenti stradali circa 8.000 persone. 20.000 rimangono invalide e 170.000 vengono

ricoverate per traumi vari. Il 50% dei decessi per incidente stradale riguarda soggetti sotto i 41 anni; il 25% dei decessi

per incidente stradale riguarda soggetti sotto i 25anni (fonte:Istat).
Tra le cause più frequenti, l'alta velocità, un momento di distrazione oppure un colpo di sonno del guidatore, la sua

imperizia automobilistica, o lo stato di dissesto e la pericolosità delle strade stesse, ma anche agenti atmosferici avversi

(la nebbia, una forte pioggia). Oppure ancora una combinazione di tutti questi fattori. Negli incidenti mortali dovuti a

eccesso di alcol e stupefacenti, l'età media del 75 per cento (75 per cento!) delle vittime oscilla dai 20 ai 34 anni.
Il più alto indice di mortalità negli incidenti stradali si registra soprattutto durante i mesi estivi, nei fine settimana e

nelle prime ore del mattino data l'elevata correlazione stimata con l'abuso di alcol o altre sostanze psicotrope (cioè che

agiscono attivamente sul sistema nervoso centrale) utilizzate dai ragazzi.
Gli incidenti stradali falcidiano vite, affetti, relazioni e recidono i rapporti tra le persone in modo brusco e

irreversibile. Producono forti traumi emotivi in chi resta e non riesce a darsi pace per un accaduto sconcertante e senza

alcuna possibilità di appello. Qualunque sia l'età della vittima o delle vittime.
Quando a rimanere sulla strada sono i ragazzi, sono sogni che non si avverano, percorsi di vita troncati quasi sul nascere,

studi non terminati e banchi di scuola o d'università lasciati desolatamente vuoti, attività lavorative recise

all'improvviso, matrimoni che non si compiranno più o da poco iniziati e che non potranno più festeggiare anniversari.. Si

lasciano fiori spesso sui luoghi degli incidenti, ma le vite spente sull'asfalto non si riaccenderanno e non torneranno a

scorrere dopo quell' attimo infinito culminato in uno schianto maledetto.
Per questo, non bisognerebbe mai dimenticare che guidare un autoveicolo è, sempre, una responsabilità impegnativa, poiché

ciascuno ha precise responsabilità verso la propria vita e le vite degli altri. La patente di guida è anche, simbolicamente,

un porto d'armi che ci viene consegnato.
Potremmo mai maneggiare una pistola con leggerezza? Non è voler fare terrorismo psicologico ma solo ricordare che

schiacciare il piede sull'acceleratore e "essere disinvolti" al volante, magari maneggiando contemporaneamente il cellulare

(come spesso facciamo) riducendo così la soglia della nostra attenzione, aumenta esponenzialmente la possibilità di incorrere

in incidenti dall'esito magari irreversibile. A maggior ragione, l'abuso di sostanze, alcol e droghe "a uso ricreativo",

quali ecstasy, anfetamine, cocaina e Lsd, altera le normali capacità di percezione o di reazione al volante (e non solo!).
L'immagine che accompagna l'articolo (campagna di promozione sociale contro l'abuso di alcol promossa dal Ministero del

Lavoro, della Salute e delle politiche sociali) è un esempio di visione distorta conseguente all'uso di sostanze

psicoattivanti. Immaginate di guidare con quel tipo di visione.."Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere,

smettere mai" canta Ligabue. Certe notti il conformismo sociale tra coetanei impone, letteralmente, la trasgressione. Certe

notti "lo sballo" è quanto il gruppo si aspetta da noi e noi da noi stessi. Ma certe notti dovremmo sempre tenere a mente

che vogliamo rivedere l'alba successiva e viverla, e vivere tutti i giorni a seguire.
Certe notti conta quello che sei, e i sogni che hai! Non guidare se non sei assolutamente certo di poterlo fare e che la tua

vista e le tue condizioni psicofisiche ti consentono il pieno controllo del mezzo. Fate in modo, nei gruppi, che ci sia

sempre almeno uno di voi abile, e in grado di ricondurre tutti gli altri a casa senza problemi.
Le droghe, e l'alcol, hanno effetti a medio e lungo termine sul sistema nervoso centrale (danneggiandolo in vario modo e

danneggiando le sue funzioni) e la dizione "leggere" è fuorviante, oltre che nella sostanza, anche perché percepita spesso

dai ragazzi come autoassolutoria. Questo va ribadito sempre, ma se uno sballo ci "deve proprio essere", almeno, dai valore

alla tua vita, guida sempre con prudenza e attenzione e.. buon cornetto dell'alba.
Certe notti non si bruciano su un asfalto senza importanza, troppi morti ce lo insegnano, talmente tanti che quasi ciascuno

di noi ne ha conosciuto qualcuno. Troppe speranze, voglia di vita, responsabilità e impegni abbiamo tutti per non poterlo, e

volerlo, dimenticare mai.
Vittoria Gentile
Psicologa