Cesena: incidenti stradali in calo, un terzo dei mortali è dovuto all'alcol
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Incidenti stradali in calo: un terzo dei mortali è dovuto all'alcol
E' quanto emerge dal convegno "Trauma Update - Il lato grigio del trauma", organizzato nei giorni scorsi dal dipartimento emergenza dell'
azienda Usl di Cesena, diretto dal dottor Luigi Targa
Cesena - Calano gli incidenti stradali gravi nel cesenate, ma ci sono importanti margini di miglioramento sul fronte della prevenzione. Il
convegno "Trauma Update - Il lato grigio del trauma", organizzato nei giorni scorsi dal Dipartimento Emergenza dell'Azienda Usl di Cesena,
diretto dal dr. Luigi Targa, è stata l'occasione per delineare un quadro dettagliato sull'andamento degli incidenti stradali nel territorio,
causa principale di accesso (61% dei casi) al Trauma Center dell'ospedale Bufalini.
A partire dal profilo dei pazienti: le persone coinvolte in incidenti stradali, in termini di decessi e ricoveri, sono più spesso uomini (2:1
rispetto alle donne), giovani fra 15-30 anni e anziani oltre 70 anni. L'utilizzo dei dispositivi di sicurezza, efficaci nel ridurre le
conseguenze degli incidenti, è diffuso: il 99% dei motociclisti usa il casco, l'88% degli automobilisti allaccia la cintura di sicurezza
anteriore, mentre l'uso della cintura posteriore è pratica abituale solo di un cesenate su quattro (Studio Passi, 2008 - 2010).
Particolare attenzione è stata rivolta alla guida in stato di ebbrezza, responsabile di un terzo della mortalità stradale e di larga parte
degli incidenti gravi. Nel cesenate si stima che il 12% delle persone tra i 18 e i 69 anni abbia guidato almeno una volta sotto l'effetto
dell'alcol nell'ultimo mese (pari a circa 17mila persone), la percentuale è significativamente più alta tra gli uomini: 17% rispetto al 5%
delle donne. Di poco inferiore (10%) il numero di chi, pur essendo sobrio, ha viaggiato con un conducente in stato di ebbrezza (Passi 2008-
10). Il consumo di alcol a rischio per la salute, oltre che per la guida, è più diffuso negli uomini e nelle fasce di età più giovani: in
particolare, nella fascia 18-24 anni coinvolge la metà dei giovani (55%). "Un dato - ha dichiarato il dottor Luigi Salizzato, direttore del
Dipartimento di Sanità Pubblica - che sottolinea ancora una volta l'importanza di una prevenzione rivolta agli ad adolescenti e ragazzi e
capace di coinvolgere in modo attivo e sinergico i diversi contesti di crescita, dalla famiglia alla scuola fino alle altre agenzie
educative, per trasmettere messaggi lineari e coerenti". In questo ambito è stata ribadita la necessità di offrire percorsi formativi rivolti
alle famiglie, evitare sessioni educative isolate ed estemporanee in ambito scolastico a favore di progetti continuativi e utilizzare
campagne medianiche mirate a supporto dell'azione di famiglie, istituzioni ed educatori. "In queste direzioni- ha confermato la dottoressa
Marusca Stella, psicologa del SerT - continuerà a muoversi anche il Progetto Notti Sicure dell'Azienda Usl di Cesena, attivo dal 1998 per
prevenire l'uso di sostanze stupefacenti e l'abuso di alcol e promuovere tra i giovani un divertimento sano e rispettoso di sé e degli
altri".
"La percentuale di traumi da incidente stradale - ha evidenziato il dott. Targa"- è purtroppo ancora molto alta, anche se in diminuzione. Una
buona qualità dell'assistenza, un efficiente funzionamento dei servizi all'interno dell'ospedale, un buon livello di coordinamento ed
integrazione, per quanto riguarda il trattamento del trauma, anche con le altre Ausl della Romagna, non sono comunque sufficienti ad
eliminare il numero di morti da incidenti se non si attua contemporaneamente una grande ed incisiva azione di prevenzione".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)