Cesena, lotta alla droga e all'alcol: gli utenti promuovono il Sert
Cesena, lotta alla droga e all'alcol: gli utenti promuovono il Sert
CESENA - Pollice alto per il Servizio per le Dipendenze Patologiche (Ser.T) dell'Azienda Usl di Cesena. A promuovere il
servizio che si rivolge a persone con problemi di abuso e dipendenza da alcol, sostanze stupefacenti (ma anche tabacco e
gioco d'azzardo), ai loro familiari e a coloro che si occupano dei disagi correlati, sono gli stessi utenti, al centro di
un'indagine mirata a far emergere la qualità percepita da essi, le aree di criticità e i possibili miglioramenti
dell'organizzazione e delle prestazioni offerte.
Un'indagine che si ripete ogni anno permettendo all'Ausl di Cesena di monitorare nel tempo i livelli di gradimento dei
servizi da parte dei diretti interessati
"Acquisire informazioni dalla parte del cittadino sulla soddisfazione dei trattamenti ricevuti, coinvolgendoli in un dialogo
permanente - afferma il dottor Michele Sanza, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche cui fa
capo il SerT - è indispensabile a renderli protagonisti attivi dei percorsi di cura che interessano loro stessi o i loro
familiari e a far emergere i diversi ambiti di miglioramento organizzativi dei servizi".
L'ultima indagine, relativa al 2009 ha coinvolto 100 utenti del servizio, che, sul totale di circa 700 soggetti in carico,
costituiscono un campione certamente rappresentativo. L'intervista è basata su un questionario anonimo suddiviso in quattro
sezioni (Struttura e organizzazione dei sevizi, Rapporto con gli operatori, Progetto di cura specifico e Valutazione
complessa dei servizi). In un quadro generale in cui tutti gli indicatori sono contraddistinti da valori medi positivi o
molto positivi, gli utenti segnalano tra gli aspetti di maggiore soddisfazione il rapporto con gli operatori, dei quali
vengono apprezzati principalmente la disponibilità all'ascolto (punteggio 5,1 su scala da 1 a 6) e il rispetto dimostrato
(punteggio 4,9). Di particolare importanza nel determinare la soddisfazione complessiva da parte degli utenti sono i
risultati raggiunti dal percorso di cura personale sia in termini di miglioramento della
salute che di uscita dalla dipendenza: il valore generale di soddisfazione è pari a 0,75 su scala da 0 a 1, in perfetta linea
con i risultati dei due anni precedenti, mentre i giudizi di insoddisfazione costituiscono il 16% del totale. A questo
proposito, alcune segnalazioni degli utenti evidenziano come i risultati ottenuti con l'intervento del Ser.T risultino
positivi solo se associati a una forte motivazione individuale.
"I risultati sull'efficacia delle cure in fondo sono quelli che ci interessano maggiormente, e sono anche quelli che
sorvegliamo con maggiore attenzione - continua Sanza - e in futuro vorremmo alzare ulteriormente queste percentuali di
soddisfazione. Ma sarebbe sbagliato non riconoscere, e come direttore del Servizio lo so molto bene, che questi risultati
sono possibili perché il Ser.T agisce in seno ad una rete di servizi qualificati e differenziati e ricerca costantemente la
collaborazione delle associazioni dei familiari e degli utenti presenti sul territorio. Solo facendo sistema si possono
ottenere questi risultati, per questo è una soddisfazione che vogliamo condividere con tutti i nostri partner."
Per quanto concerne invece la sezione dedicata a strutture e organizzazione dei servizi, la soddisfazione espressa si
mantiene generalmente sui livelli degli ultimi anni (0,76 su scala da 0 a 1), con un miglioramento significativo nel confort
percepito dei locali a disposizione e un lieve peggioramento relativo al tempo d'attesa tra la prenotazione e la prestazione
richiesta.
L'indagine permette anche di avere un quadro generale delle motivazioni per le quali gli utenti accedono al SerT e della
frequenza di tale rapporto. L'83,8% ha affermato di essersi rivolto al servizio per motivi legati alle droghe, il 10,8% per
motivi connessi all'abuso di alcol, l'1,4% per gioco d'azzardo e un altro 1,4% per dipendenza da tabacco. Il 69,4% dichiara
di essersi rivolto al servizio di sua spontanea volontà, il 15,3% su invito della prefettura e un altro 15,3% per altri
motivi (invito da parte dei servizi sociali, invii giudiziari, sollecitazioni familiari). Il 55,9% degli utenti contattati
frequenta il SerT mediamente una volta alla settimana, il 26,5% più volte a settimana, il 13,2% una volta al mese e il 4,4%
meno di una volta al mese.