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Cesena: mese della prevenzione alcologica, i dati del Ser.T

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Aprile mese della prevenzione alcologica: i dati del Ser.T.

Nel 2011 sono stati 296 i cesenati che si sono rivolti al servizio per un problema legato all’alcol
L’abuso di alcol è la terza causa di mortalità prematura e malattia in Europa, è alla base di circa 60 patologie ed è la principale causa di cirrosi epatica. Aprile, mese della prevenzione alcologica, è l’occasione per fare il punto sul rapporto che i cesenati hanno con le bevande alcoliche, sui percorsi di prevenzione all’abuso di sostanze alcoliche e su quelli terapeutici e riabilitativi attivati dal SerT dell’Azienda Usl di Cesena, in collaborazione con diversi enti del territorio.
“In Italia – sottolinea il dottor Michele Sanza, Direttore del Programma Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Cesena - dai consumi quotidiani e moderati di alcol presenti in passato, incentrati principalmente sul vino, si è passati oggi a un modello di consumo più articolato, che risente maggiormente dell’influsso culturale dei Paesi del Nord Europa. L’abuso di alcol rappresenta un problema soprattutto per le giovani generazioni: i consumatori fuori pasto nella fascia di età 18-24 anni sono passati dal 33,7% al 41,9% e tra i giovanissimi di 14-17 anni dal 14,5% al 16,9%. Per quanto riguarda le ragazze di quest’ultima fascia di età, negli ultimi 15 anni il numero di consumatrici fuori pasto è quasi triplicata”.
Nel 2011 sono stati 296 i cittadini che si sono rivolti al Ser.T. dell’Azienda Usl di Cesena per una problematica alcol correlata o sono stati visitati in consulenza presso i reparti ospedalieri: di questi 225 soggetti (158 uomini e 67 donne) sono stati presi in carico avendo accettato di intraprendere un programma terapeutico/riabilitativo. La fascia di età maggiormente rappresentata è quella 40-49 anni (82 soggetti), seguita da quella 50-59 anni (51 soggetti) e da quelle 30-39 anni e più 59 anni (38 soggetti ciascuna). Decisamente inferiore il numero degli utenti giovani adulti 20-29 anni (14 soggetti) e giovanissimi under 20 (2 soggetti).

“Il programma terapeutico/riabilitativo alcologico – spiega il dottor Matassoni – coordinatore del Progetto Alcol del Ser.T. dell’Azienda Usl di Cesena - è un percorso personalizzato, sempre concordato con il paziente e in stretta collaborazione con i medici di Medicina Generale, che si basa su una valutazione multidimensionale ed è il frutto di un lavoro di equipe al quale concorrono, oltre alle figure sanitarie (medici e infermieri professionali) anche professionisti di area psico-sociale. I trattamenti possibili vanno dalla psicoterapia individuale, di gruppo o familiare agli interventi di counselling rivolti all’utente o alla famiglia, dai trattamenti socio-riabilitativi a quelli più specificatamente di tipo sanitario o farmacologico, fino ai trattamenti ospedalieri o di tipo residenziale in comunità terapeutica. Importantissima è la sinergia di azione costruita con le associazioni di volontariato (Club Alcologici Territoriali, Alcolisti Anonimi, gruppi familiari Al-Anon), che svolgono una preziosa attività di sostegno dei pazienti e delle loro famiglie e contribuiscono in maniera determinante al buon esito dei percorsi terapeutici”.
Oltre all’attività clinica di cura delle problematiche alcol correlate, i professionisti dell’area “Alcol” del Sert.T. collaborano con altre agenzie sanitarie dell’Azienda Usl e del territorio nella realizzazione di progetti di prevenzione, informazione e sensibilizzazione in campo alcologico. In particolare, nel 2011 sono stati organizzati 13 corsi info-educativi destinati ai guidatori sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e che, per tale motivo, devono sottoporsi a revisione della patente di guida presso la Commissione Medica Locale (C.M.L.). A tali corsi, divenuti obbligatori per disposizione regionale dal 1° gennaio 2011, hanno partecipato complessivamente 284 persone. Sempre in tema “alcol e guida” lo scorso anno è stato organizzato un evento formativo sugli effetti dell’alcol rispetto alle perfomance di guida dedicato agli Istruttori di Scuola Guida del comprensorio cesenate. Stretta è poi la collaborazione con la Medicina del Lavoro e con i medici competenti sia per iniziative di informazione e sensibilizzazione nei luoghi di lavoro in materia di “alcol e lavoro” sia in relazione alla certificazione di idoneità all’attività lavorativa dei soggetti che abbiano presentato una qualche problematica alcol correlata sia per la loro eventuale presa in carico terapeutica. Infine, in collaborazione con l’Ufficio Educazione alla Salute e con il Dipartimento di Sanità Pubblica, sono stati realizzati molteplici interventi di informazione/sensibilizzazione su “alcol e fumo” negli istituti scolastici del comprensorio, con il coinvolgimento anche di docenti e genitori.

Alcol: dati e indicazioni di consumo
Secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità, il 25,4% degli uomini ed il 7,3% delle donne di età superiore a 11 anni, complessivamente circa 8.600.000 persone, consumano alcolici senza rispettare le indicazioni di consumo delle agenzie di sanità pubblica, esponendosi pertanto maggiormente a patologie e/o problemi alcolcorrelati.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)