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Chi di bouquet ferisce, di bouquet perisce

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Bouquet. E' una di quelle belle parole di cui spesso ci si riempie la bocca quando si parla di vino. Ma solo quando si parla di grandi vini. Già perché il bouquet - letteralmente dal francese, mazzo di fiori - è un aggettivo che si utilizza per descrivere il profumo ricco e complesso dei grandi vini. E poi c'era il terroir, parola sempre francese usata per indicare il territorio, inteso però come luogo di elezione dove nascono i grandi vini, perché certo i vini da quattro soldi mica ce l'hanno un terroir. Insomma il bouquet  e il terroir ce lo avevano solo i vini blasonati, quelli che finiscono sulle guide enologiche, quelli che costano una cifra. Fino a ieri. Adesso invece scopriamo - grazie all'ultima pubblicità- che il bouquet e il terroir ce li ha anche il Castellino, uno dei più famosi vini in brick prodotti da Caviro di Faenza (una delle maggiori cooperative di secondo grado del vino italiano -  proprietaria anche del marchio Tavernello - cooperativa che si autodefinisce "primo produttore di vino italiano da consumo quotidiano"). Nella nuova pubblicità si vedono due giovani che consultano un libro sul vino dove si parla di terroir. Poi la signora che dice"Il nonno è l'esperto di bouquet e terroir". E qui ci aspettiamo che il nonno si esibisca nella pronuncia di qualche altro termine enologico trendy, mentre invece la pubblicità tocca le corde della sicurezza dell'ambiente familiare : "il vino lo producono dei mie amici qui vicino", dice il protagonista dello spot. Amici e vicini, due concetti rassicuranti. Adesso sarebbe bene che qualcuno ci spiegasse a quali amici e vicinanza può pensare il consumatore di Caltanisetta che vede la pubblicità del Castellino in TV. Ma vabbè, l'importante è che si parli di terroir e di bouquet, anche per il vino in brick, per di più morbido e confezionato in un contenitore che non si rompe nemmeno quando è fatto cadere dalla maldestra padrona di casa. I degustatori, i giornalisti, i compilatori di guide sono avvisati: facciano attenzione quando usano certi termini