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"Chi ha ridotto così mio figlio?": lo sfogo della madre di un ragazzo finito in coma etilico

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«Chi ha ridotto così mio figlio?», disperata la madre del ragazzo finito in coma etilico
Il 15enne trovato in un parcheggio privo di sensi

 

di Maurizio Burnacci


Forlì - IL SANGUE zeppo d'alcol, il capo chino sul cuscino. Gli occhi compressi in un sonno stremato. «Non riesco a crederci... Non riesco a credere che sia mio figlio: chi l'ha ridotto così?...». (Il ragazzo, 15 anni, studente delle superiori, originario della Moldavia, a Forlì da diversi anni, è stato ritrovato lunedì verso le 17 nel parcheggio di fronte all'ex obitorio di Porta Cotogni-via Corridoni; a terra, solo, esanime; ad avvertire il 118, una telefonata anonima; «Correte, c'è un ragazzo che si sente male...»).

ADESSO a dominare le quinte sono le indagini di un fatto con mille risvolti, tutti oscuri, inquietanti: si cercano gli amici del ragazzo (chi ha fatto quella telefonata?); si tenta di capire perché qualcuno l'ha abbandonato in un parcheggio; si cerca di capire chi l'ha ridotto in quello stato; ovvero: bisogna valutare, eventualmente, se qualcuno l'abbia costretto ad assumere quell'alcol. Dubbi, domande. E nessuna risposta. Nemmeno da parte della mamma del 15enne. Atterrita dal dolore.

LA DONNA arriva in ospedale lunedì sera, quando il peggio è passato. È sconvolta. La sorreggono i medici. Suo figlio sta dormendo. Lo accarezza. Lo abbraccia. Si avvicinano gli agenti della Municipale. Le espongono i fatti: «Suo figlio è stato ritrovato in un parcheggio. Era ubriaco...». Non vanno oltre. In realtà lo scenario era più grave. Molto più grave. Il ragazzo è stato ritrovato dai medici di Romagna soccorso in coma etilico. Privo di sensi. Non reagiva. In ospedale gli è stato riscontrato un tasso alcolemico di 2 grammi per litro: il limite di legge è 0,50. «Ma un tasso di 2 per un 15enne equivale a uno di 4 per un adulto...» dicono i medici.

ESAURITA la tensione, restano i dubbi. Scomparsi i fatti, restano le loro versioni. Chi ha telefonato al 118 e al 112? Com'è stato possibile che un 15enne si sia ubriacato in quel modo in pieno giorno, a due passi dal centro (il linea d'aria, siamo a 200 metri da corso della Repubblica). Il fascicolo è in mano agli agenti della Municipale. Ma la segnalazione del fatto è subito stata girata alla procura della Repubblica dei minori di Bologna. Di più. L'intervento, in ogni suo dettaglio, è stato girato ai Servizi sociali del Comune ma anche alla sezione reati contro la persona della Squadra mobile.

Per il momento non si configura alcuna ipotesi d'accusa. Ma le indagini - nella sostanza - devono ancora partire (i reati che potrebbero maturare sono quelli di abbandono di minori o ubriachezza procurata). Nelle prossime ore gli agenti della polizia municipale ascolteranno la versione del ragazzo. Dimesso dall'ospedale nella tarda serata di lunedì, il 15enne è tornato a casa, nella prima periferia di Forlì, dove vive con la madre 40enne e un fratello più piccolo (il padre è tornato momentaneamente in Moldavia).

IL PROBLEMA è che - allo stato dell'arte - l'unico testimone del fatto è la vittima stessa. Gli inquirenti cercheranno di chiarire la successione degli istanti. Con l'obiettivo finale di arrivare agli amici che hanno abbandonato quel ragazzo privo di sensi, in coma etilico. Per poi scappare. Fuggire. Qualcuno poi ha telefonato per chiedere aiuto: ma chi?


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)