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Chi è l'alcolista? Il punto di vista di A.A

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Chi è l'alcolista?

Si può descrivere l’alcolista in generale come un tipo dipendente, immaturo, insicuro, narcisista, egocentrico, che tende a sottrarsi a ogni tipo di responsabilità.


Quando le cose si fanno difficili egli si nasconde dietro una bottiglia di alcool, perché la bottiglia lo munisce di quel paio di occhiali “color rosa” che fanno sparire i problemi, le ansietà, le frustrazioni e i risentimenti dell’accaduto. Ma queste caratteristiche della personalità dell’alcolista non sono ostacoli insormontabili. L’alcolista può riuscire a superarli; gli è possibile portarsi a quei livelli di maturità emotiva che gli consentiranno di affrontare i problemi, le ansietà e i conflitti che incontrerà nella sua vita, con l’intelligenza, il raziocinio e la maturità che gli sono necessari.


Tuttavia, una volta raggiunto nella vita il punto in cui ci si deve riconoscere di essere alcolisti, da quel momento, non importa quanto maturi si possa diventare, quanto successo si possa avere, quanto si possa essere capaci di far fronte ai problemi di tutti i giorni, l’alcolista non potrà più, MAI PIU’, sopportare quella sostanza chimica che si chiama alcool. Una volta arrivato al punto di essere un alcolista, è avvenuto, in qualche modo, nella composizione chimica del suo organismo, un cambiamento irreversibile che lo fa reagire in maniera anormale nel rimettere l’alcool nel suo organismo. Attenzione: si tratta di un cambiamento permanente, irreversibile e incurabile.


Questo, di conseguenza, è il concetto sull’alcolismo che ha Alcolisti Anonimi; “che fondamentalmente è una malattia, che primariamente è una malattia della vita emotiva; che l’alcolista tipico ha certe caratteristiche che fanno di lui una persona predisposta a diventare un alcolista, ma che tuttavia egli ha la possibilità di superare questi difetti caratteriali e vivere una vita felice, sicura, matura anche se non potrà mai annullare i cambiamenti chimici che si sono verificati nel suo organismo e hanno fatto di lui un alcolista.


Cerchiamo di stabilire che cos’è un alcolista. Vi sono molte definizioni. Un alcolista viene descritto, a volte, come uno la cui vita è divenuta ingovernabile a causa dell’alcool. Molti dicono che un alcolista è un uomo che usa l’alcool per fuggire alle realtà del presente. Altri dicono che l’alcolista è una persona che ha bisogno di un bicchiere la mattina per affrontare la giornata. Anche se tutte queste cose sono vere c’è una definizione fondamentale che si adatta a ogni e a qualsiasi alcolista in ogni e qualsiasi situazione. Credo che potremo dire semplicemente che l’alcolista è una persona che, se beve, a un certo momento non riuscirà più a controllarsi. La parola essenziale in questa definizione è “controllarsi”. Per “controllarsi” non s’intende l’abilità di non bere più di un quarto al giorno, ma s’intende la capacità di fare dietro-front, di smettere di bere, di allontanarsi e rimanere lontani indefinitamente.


Volutamente s’includono in questa definizione le parole “a un certo momento” perché vi è una percentuale di alcolisti che, quando cominciano a bere, sembra che possano reggere l’alcool. Per un po’ forse, o forse qualche giorno, o qualche settimana. Bevono uno o due bicchieri e poi smettono. Ma se questi individui sono veramente degli alcolisti, è inevitabile che prima o poi, una volta cominciato, raggiungeranno il punto in cui perderanno completamente il controllo. Noterete che non si dice nulla su quanto spesso bevete, quando bevete, dove bevete e persino, per quel che conta, che cosa bevete. L’unica cosa veramente importante è che cosa vi succede quando bevete. Se quando cominciate a bere arrivate al punto di non poter smettere più per vostra libera scelta allora siete un alcolista: non si può essere più chiari di così. E’ vero che la vita dell’alcolista diventa ingovernabile.


E’ vero che l’alcolista ha bisogno di bere la mattina ecc. ecc., ma queste sono le conseguenze della sua incapacità di controllarsi nel bere una volta che ha cominciato. Andiamo oltre. Perché l’alcolista non può smettere di bere quando lo vuole? Perché non riesce più a controllarsi una volta che ha cominciato? La ragione è che l’alcolista è in qualche modo differente dei suoi amici non alcolisti. La presenza di quella sostanza chimica che è l’alcool nell’organismo dell’alcolista, produce una reazione che non si verifica nel sistema di chi alcolista non è. E’ questa reazione abnorme alla presenza dell’alcool che in effetti fa di un individuo un alcolista. L’alcool nell’organismo di un alcolista libera, o fa scattare, o produce, qualche cosa che noi chiamiamo COMPULSIONE.


Compulsione non significa sete, o un desiderio più o meno forte di alcool né che l’alcool vi piaccia. Una compulsione è una forza incontrollabile. Qualche cosa completamente al di fuori della vostra volontà che vi costringe a continuare a bere che voi lo vogliate o no. La compulsione si determina nell’alcolista solo alla presenza di alcool nell’organismo. Se non vi è alcool presente nell’organismo non vi è neppure compulsione. Questa è la via di salvezza dell’alcolista.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://dagmaweb4.dagmaweb.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1080&Itemid=37


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)