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Chirurgia bariatrica: soluzione all'obesità ma aumenta il rischio di dipendenza dall'alcol

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Soluzione chirurgica all'obesità, poi attenti all'alcol


Con la chirurgia bariatrica, se la causa è genetica e non si segue dopo una specifica terapia, c'è il rischio di riprendere tutto il peso ed aumentano molto anche i disturbi da consumo di alcol.

 

Proprio nel giorno in cui alla Camera dei deputati s'è parlato delle obesità genetiche ereditarie e della possibilità che l'antica famiglia Farnese ne fosse affetta, tanto da estinguersi, in un incontro organizzato dall'Istituto di Genetica non profit MAGI, guidato dal dott. Matteo Bertelli, che ha uno dei pochi laboratori in Italia capaci di diagnosticare queste malattie (deficit di Melacortina 4, deficit congenito di leptina e deficit dei recettori della leptina), una importante novità viene da oltre oceano su una tecnica che ha avuto uno sviluppo importante anche negli ospedali della media valle del Tevere umbro.


Già nel convegno s'è segnalato che tra i possibili interventi si può anche valutare la "chirurgia bariatrica ma se la causa è genetica e non si segue dopo una specifica terapia c'è il rischio di riprendere tutto il peso".


Ma ora sembra che il rischio di un intervento chirurgico non sia solo quello.
Il National Institutes of Health (NIH) di Bethesda, Maryland, Usa ha scoperto che gli adulti che hanno avuto un intervento di chirurgia bariatrica comune per perdere peso avevano un rischio significativamente più alto di disturbi da uso di alcol (AUD) due anni dopo l'intervento chirurgico.
I partecipanti allo studio (1945) sono stati classificati come aventi AUD se avessero almeno un sintomo di dipendenza da alcol, che comprendeva non essere in grado di smettere di bere una volta incominciato, o danni alcol-correlati, che comprendevano il non essere in grado di ricordare.


"I risultati dello studio suggeriscono che i medici dovrebbero essere consapevoli dell'importanza del monitoraggio per segni e sintomi di AUD e considerare la necessità di una consulenza dopo la chirurgia bariatrica," ha dichiarato il responsabile del progetto presso il NIH - National Institute of Diabetes and Digestive e delle malattie renali (NIDDK).


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)