Chronic Fatigue Syndrome: attenzione ai fattori di rischio
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Stanchezza cronica, 12 maggio la giornata mondiale
Sindrome da Stanchezza Cronica , Chronic Fatigue Syndrome, a questa malattia invalidante e seria, ma poco conosciuta, sarà
dedicato il giorno del 12 maggio la giornata mondiale della stanchezza cronica.
Oggi i ritmi di vita sono veloci, frenetici e tal volta persino agitati, tutti vivono con intensità le loro giornate e l'
esistenza moderna è carica di impegni, interessi ed occupazioni.
Spesso si corre e ci si affatica con il risultato di accumulare stanchezza difficile da smaltire. Le comuni e veloci
abitudini di vita, che, appunto, interessano la gran parte della popolazione, inducono un pò tutti a lamentare una diffusa
stanchezza difficile da gestire e da smaltire. Ma attenzione la stanchezza può essere una vera e propria patologia, diversa e
certamente più grave del semplice affaticamento da stress.
L'affaticamento da stress è una conseguenza dei ritmi estremi di vita, del troppo lavoro e degli impegni eccessivi. Quando
non si rispetta l'equilibrio biologico del corpo, dormendo poco, lavorando senza sosta e mangiando male, ecco che la
stanchezza si fa insostenibile e gravosa. Tuttavia in questi casi basta riequilibrare il fisico: recuperare il sonno, dormire
bene, mangiare in modo sano e regolarmente. Allentando la pressione e ricostruendo un sistema di vita compatibile con le
esigenze fisiche individuali la stanchezza passa e si recuperano, senza alcuna conseguenza fisica, forza e vitalità.
Diversamente la Sindrome da Stanchezza Cronica è una vera e propria malattia, che non dipende, quinti, da un semplice
affaticamento temporaneo. Tale sindrome è caratterizzata da una sintomatologia precisa e non trascurabile; proviamo ad
individuare e descrivere i segnali della CFS :
una fatica cronica persistente che perdura da un tempo pari o maggiore ai sei mesi;
il soggetto affaticato non trova sollievo nel riposo;
la stanchezza affligge l'individuo non appena questo tenti piccoli sforzi;
si registra un progressivo affievolimento delle capacità dell'individuo in termini di attività occupazionali, sociali o
personali. In questo senso la malattia è ghettizzante perché il soggetto perennemente stanco non riesce a svolgere una
ordinaria e necessaria vita sociale e relazionale;
sono riscontrabili disturbi della memoria e della concentrazione.
Inoltre, la malattia porta con se anche sintomatologie fisiche più o meno fastidiose; quello che segue è un elenco dei
malesseri fisici correlati alla CFS, il soggetto malato potrà manifestare uno o più sintomi tra questi:
faringite;
dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari;
dolori muscolari e delle articolazioni senza infiammazione o rigonfiamento delle stesse;
cefalea.
La diagnosi di Sindrome da Stanchezza Cronica, Chronic Fatigue Syndrome, pretende approfonditi esami medici atti a
scongiurare ogni altra patologia di per sé capace di cagionare stanchezza ( per esempio ipotiroidismo, epatite B o C cronica,
tumori, depressione maggiore consumo smodato di sostanze alcoliche e grave obesità).
Al momento non è disponibile una cura risolutiva, in pratica manca unfarmaco in grado di assicurare la guarigione. È stato
riscontrato, invece, che spesso i pazienti traggono dei benefici da interventi farmacologici (antivirali, corticosteroidei,
immunomodulatori, integratori, ecc.) e da accorgimenti nello stile di vita (sana alimentazione, corretta gestione del sonno).
La Sindrome da Stanchezza Cronica è una malattia seriamente invalidante non senza risvolti psicologici. Il soggetto affetto
da CFS vede minata la sua vita comune, il suo inserimento nella società, le sue capacità produttive e i suoi equilibri
affettivi. È per questo che tale patologia deve essere considerata e conosciuta.