338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

CIA (Confederazione Italiana Agricoltori): promuovere campagne per il bere consapevole e moderato

cufrad news aclologia alcol alcolismo prevenzione

Cia: "Lo sballo con gli alcolici tra i giovani non è causato dal vino"

Lo "sballo" con gli alcolici tra i giovani non è causato dal vino, ma da altre bevande, come aperitivi, amari e

superalcolici, come la nuova moda del "binge drinking" (bere molti e piccoli superalcolici uno dietro l'altro). La conferma

viene oggi dall'Istat che rileva come siano diminuiti i consumatori di vino e aumentati, soprattutto tra le nuove

generazioni, coloro che bevono altri tipi di bevande alcoliche.
Quindi, "no" alla criminalizzazione del vino in quanto con il demonizzare non si ottiene nulla, se non colpire l'immagine

della produzione vitivinicola italiana. Bisogna, invece, far crescere, soprattutto tra i giovani, la logica di una

degustazione consapevole, moderata. Ben diversa dall'uso sregolato di alcolici. E' quanto sottolinea la Cia-Confederazione

italiana agricoltori in merito al rapporto "L'uso e l'abuso di alcol in Italia" presentato oggi dal nostro Istituto di

statistica.
Per la Cia, quindi, è molto meglio educare e prevenire che reprimere. Il rischio è che campagne criminalizzanti e ordinanze

di divieto, come si è registrato negli ultimi tempi, possono penalizzare pesantemente prodotti come il vino, che fa parte

della nostra cultura, delle nostre tradizioni e della nostra storia. La generalizzazione fa soltanto danni.
Sarebbe molto più efficace e opportuno -avverte la Cia- fare un'adeguata informazione per educare, in particolare i giovani,

a un bere moderato e consapevole. Altrimenti, si corre il pericolo di innescare una spirale negativa che porta

inevitabilmente alla discriminazione dei vini, con conseguenze fortemente negative per i nostri produttori vitivinicoli che,

in questi anni, hanno investito molto in qualità.
Oltretutto, è dimostrato anche dai dati che -rileva la Cia- non è assolutamente il vino la causa dei troppi incidenti

stradali, ma bevande, come i cocktail, i superalcolici e gli "alcolpops", particolari bibite fatte spesso con vodka, rum,

mescolati ad analcolici che favoriscono consumi all'eccesso. E così gli effetti, in particolare sui giovani, diventano

devastanti.
Per la Cia è, quindi, indispensabile sviluppare la prevenzione e l'educazione facendo conoscere il valore del vino ai

giovani. E questo può realmente dare un apporto significativo ad evitare il bere eccessivo di alcol tra le nuove generazioni.
D'altra parte, proprio il vino -rimarca Cia- non può essere assolutamente catalogato tra le bevande alcoliche. Il vino è il

"prodotto principe" delle nostre terre. Il suo uso moderato e consapevole non è motivo delle tante tragedie che, purtroppo,

funestano le strade italiane. E lungo questa direzione si muove e si articola il progetto europeo "Wine in moderation", che

ha come obiettivo prioritario quello di diffondere la cultura del buon bere senza esagerazioni.