Cina: dilaga il fenomeno delle birre contraffatte
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I truffatori usano le bottigliette autentiche ma il contenuto è contraffatto
Le etichette sono ‘Budweiser', ‘Corona', ‘Carlsberg' ma il contenuto non è quello originale. A denunciare lo scandalo delle birre 'straniere' contraffatte in vendita in alcuni locali del quartiere pechinese di Sanlitun è il quotidiano China Daily.
Nel quartiere, noto come ‘la strada dei bar' e molto frequentato dagli stranieri che vivono nella capitale cinese, può succedere di ordinare per 30-40 yuan (circa 3-4 euro) una birra importata e ritrovarsi inconsapevolmente a berne una locale, acquistata dai commercianti per meno di 8 yuan.
Solo la bottiglietta (e neppure sempre ) è originale, riempita di birra cinese da esperti truffatori. Secondo quanto riferito dal quotidiano, i funzionari dell'Ufficio del distretto di Chaoyang (dove si trova Sanlitun) per la supervisione della qualità hanno recentemente sorpreso quattro uomini impegnati a fabbricare birre contraffatte che avrebbero rivenduto con il marchio Budweiser, Corona e Carlsberg.
«Queste birre vengono prodotte in piccoli laboratori senza misure igienico- sanitarie. I clienti dei bar non controllano ciò che consumano e così aumenta il rischio di contrarre infezioni», ha spiegato un responsabile della qualità, Wei Jinsheng. I proprietari dei locali di Sanlitun hanno negato al China Daily ogni coinvolgimento nel commercio illegale.
Ma già nel 2007, nel distretto di Chaoyang la polizia aveva sequestrato 7000 casse di false birre straniere, mentre nel 2009 sono stati 15 i casi di contraffazione registrati.