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Città di Castello (PG): alcol, giovani sempre più a rischio

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Città di Castello: alcol, giovani sempre più a rischio
di CRISTINA CRISCI
CITTA' DI CASTELLO - SE LA DROGA è un problema che investe soprattutto i giovani, il consumo di alcol è diffuso in una fascia

d'età più alta, tra soggetti over 44. Ma attenzione, si abbassa la soglia d'età dei soggetti a rischio. Altri dati

interessanti emergono dal report sulle dipendenze diramato in questi giorni dalla Asl 1 che fotografa l'andamento dell'ultimo

anno nel comprensorio dell'Alta Umbria di coloro che sono ricorsi al servizio sanitario per queste problematiche.
Relativamente al consumo di alcol dall'indagine emerge che i nuovi utenti in carico «rappresentano il 44,8% nell'Alto Tevere

(vicino al dato del 47,5% che registra il Friuli Venezia Giulia) mentre si fermano al 24,1% nell'Alto Chiascio. Nel

comprensorio altotiberino il 18,9% dei soggetti seguiti ha meno di 29 anni e il 44,88% ha più di 44 anni». Diversa la

situazione nell'area eugubino gualdese dove il 57,14% dell'utenza è over 44.
«I nuovi ingressi - riferiscono dalla Asl - sono rappresentanti da persone più giovani di quelli già in carico o rientrati:

il 27,08% nell'Alto Tevere ha meno di 34 anni». Il problema dell'alcol è soprattutto maschile. In merito al sesso infatti

l'azienda sanitaria segnala che «se il 78,4% degli utenti è rappresentato da maschi, la percentuale sale all'82,28% nei

nuovi, confermando anche in questo caso il trend nazionale. E' rilevante rimarcare la presenza del 15,75% in Alto Tevere e

del 18,68% in Alto Chiascio di utenti con licenza elementare».
COMPLESSIVAMENTE l'80% dei cittadini che ricorrono ai servizi sanitari per questo disagio non supera il livello di istruzione

della scuola media superiore. Nel comprensorio altotiberino il 59,84% degli utenti è occupato stabilmente, mentre nell'Alto

Chiascio il 25,27% è rappresentato da pensionati. I dati dell'anno 2010 fotografano sia le analisi del consumo di

stupefacenti che quelle dell'alcol e sono state eseguite sulla popolazione in carico ai servizi del dipartimento delle

dipendenze (Sert e Alcologia), si riferiscono pertanto alla domanda di trattamento e non sono riferibili ad una stima del

numero totale dei consumatori. Gli utenti trattati nei servizi delle dipendenze sono stati 676 di cui 458 per consumo di

droga e 218 per alcol.
«I SERVIZI del Dipartimento - sottolinea Norberto Pentiricci, direttore di settore - sono ormai radicati nel territorio e

rappresentano una realtà ben inserita nel contesto della rete dei servizi, frutto questo di una attenta e coerente politica

di investimento nel contrasto al consumo delle dipendenze».
notizia tratta da La Nazione