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Cocaina, aumenta il rischio di ictus nelle 24 ore successive al consumo

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Cocaina, aumenta il rischio di ictus nelle 24 ore successive al consumo

Propensione all’ictus ischemico da sette a dieci volte più alta il giorno dopo l’assunzione della droga

Che cosa hanno in comune molti giovani che hanno sofferto di un ictus ischemico? Tra loro, vi sono forti consumatori di cocaina, che ne hanno fatto uso nelle 24 ore precedenti all’attacco. È questa una delle conclusioni di un nuovo e completo studio americano, che ha indagato sulle cause che portano all’ictus i più giovani. E insieme a fattori genetici, influenza ambientale, fattori medici, comportamenti e stato di salute, come il fumo o il soffrire di diabete, anche la cocaina svolge un ruolo statisticamente importante nel manifestarsi della malattia.

UN LEGAME CONFERMATO - Non è la prima volta che le droghe, in particolare cocaina e anfetamine, vengono collegate all’attacco ischemico transitorio, causato da un grave incremento della pressione arteriosa e dal restringimento dei vasi sanguigni. Diversi studi in passato hanno infatti ricondotto alcune patologie vascolari acute, come l’ictus, al consumo di stupefacenti, confermando ciò che molti medici sospettavano da anni: nel 2007 per esempio un grande studio dell’università del Texas aveva dimostrato come cocaina e anfetamina aumentassero di 5 volte il rischio di colpo apoplettico.

IL CAMPIONE - L’ultimo studio, svolto dai ricercatori del Baltimore Veterans Affairs Medical Center e della School of Medicine all’interno dell’università del Maryland, è stato svolto confrontando le abitudini di oltre 1.100 persone, tra i 15 e i 49 anni, residenti nell’area di Baltimora e Washington DC. Tutti avevano avuto almeno un ictus nel periodo tra il 1991 e il 2008, e sono stati confrontati con un campione numericamente equivalente della stessa fascia di età che invece non aveva sofferto di colpi apoplettici. In entrambi i gruppi si trovavano invece persone che hanno ammesso di far uso di cocaina, nel presente o nel passato.

I RISULTATI - «Siamo sorpresi nello scoprire come sia forte l’associazione tra consumo di cocaina e rischio di ictus ischemico nei giovani», commentano gli autori dello studio. Infatti, nonostante l’avere una storia legata al consumo di cocaina non sia associato direttamente all’ictus, l’uso della cocaina in grandi quantità nelle 24 ore precedenti al disturbo è strettamente legato a un rischio maggiore di incorrervi. Ovvero, i partecipanti hanno mostrato una propensione all’ictus ischemico da sette a dieci volte più alta nelle 24 ore che seguono il consumo di droga. Un risultato ancora più preoccupante rispetto agli studi del passato.

DIPENDENZA E MALATTIA - I dati di questa ultima ricerca, come di quelle del passato, evidenziano un grave problema, soprattutto visti i consumi sempre più alti di cocaina rilevati nel mondo negli ultimi decenni

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.corriere.it/salute/cardiologia/14_febbraio_12/cocaina-aumento-rischio-ictus-24-ore-successive-consumo-dee3e14c-93eb-11e3-ab25-cf30a50da2ae.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)