Cocaina e alcol: poliassunzione rilevabile da una goccia di sangue, con un metodo tutto italiano
Cocaina e alcol: poliassunzione rilevabile da una goccia di sangue, con un metodo tutto italiano
Fonte: Journal of Chromatography A
Titolo originale e autori: Analysis of cocaine and two metabolites in dried blood spots by liquid chromatography with
fluorescence detection: A novel test for cocaine and alcohol intake. -Mercolini L, Mandrioli R, Gerra G, Raggi MA.-J
Chromatogr A. 2010 Nov.
Analisi di cocaina e alcol: basta una goccia di sangue? Questa è la domanda che si sono posti i ricercatori del laboratorio
di analisi farmaco-tossicologiche dell'Università di Bologna, allo scopo di individuare un nuovo metodo di analisi delle
sostanze d'abuso.
La risposta in un articolo pubblicato sulla rivista Journal of Chromatography A, dove la professoressa Maria Augusta Raggi e
collaboratori, spiegano prima di tutto, i danni derivanti dall'assunzione di sostanze stupefacenti. In particolare viene
affrontato il problema della coassunzione di cocaina ed alcol, il cui risultato è la formazione nell'organismo di
cocaetilene, un derivato attivo della cocaina, che aumenta notevolmente gli effetti psicotropici e tossici della sostanza. Da
qui la necessità di sviluppare un metodo di analisi rapido ed efficace per identificare la presenza simultanea di cocaina e
di cocaetilene, in fluidi biologici.
I ricercatori hanno messo a punto una metodologia che, attraverso l'analisi in cromatografia liquida ad alte prestazioni
accoppiata ad un rivelatore spettrofluorimetrico, è stata in grado di identificare la cocaina, il suo principale metabolita,
la benzoilecgonina, e la cocaetilene in campioni di sangue. Ma l'innovazione è rappresentata principalmente dal tipo di
campione di sangue utilizzato: le macchie di sangue essiccato (dried blood spots, DBS). I DBS presentano numerosi vantaggi
rispetto ad altre matrici biologiche in quanto permettono di usare volumi molto ridotti di sangue con una metodica di
campionamento rapida, semplice e minimamente invasiva. Inoltre, la conservazione ed il trasporto non richiedono particolari
precauzioni. Il metodo si è rivelato sensibile e selettivo con valori in accordo con quanto riscontrato su campioni di
plasma.
I risultati della ricerca presentati anche al decimo congresso SAYCS che si è tenuto a Pesaro, hanno suscitato l'interesse
della comunità scientifica, e la dottoressa Laura Mercolini coautrice della pubblicazione, è stata premiata per la
comunicazione orale con il sigillo della Società Chimica Italiana.
Redattore: Staff Dronet